ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 18/11/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 22/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 18/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01927
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo presentato
Mercoledì 18 novembre 2020
modificato
Lunedì 22 marzo 2021, seduta n. 472

   DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, CIABURRO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in data 31 luglio 2020, all'indomani di una raffica di sbarchi di clandestini di origini tunisina sulle nostre coste, con inconsueto, ma non per questo meno apprezzato, atteggiamento muscolare, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale annunciava «urbi et orbi» la strategia del «pugno duro» nei confronti della Tunisia, colpevole di non collaborare nel contenimento dei flussi migratori;

   in particolare, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, sorprendendo l'interrogante per la postura determinata e ultimativa, annunciava lo «stop ai fondi per la cooperazione allo sviluppo fino a quando la Tunisia non dimostrerà maggiore collaborazione nel contrasto alle partenze dalle sue coste»;

   manifestando a giudizio degli interroganti inusitati decisionismo e tempismo, il Ministro Di Maio convocava, a stretto giro di posta, alla Farnesina l'ambasciatore tunisino pretendendo maggiori controlli da parte del Governo tunisino e ribadendo, con cipiglio stentoreo, la determinazione a non erogare la somma di 6,5 milioni di euro per lo sviluppo alla cooperazione alla Tunisia per la denegata ipotesi che non avesse assunto un atteggiamento più collaborativo nel contrasto alle partenze di clandestini;

   al fine di dimostrare la assoluta determinazione nel pretendere un cambio di passo da parte del governo tunisino, il Ministro Di Maio, secondo quanto riportato trionfalisticamente da Il Fatto quotidiano, con articolo del 31 luglio 2020 in sede di comitato congiunto per la cooperazione per lo sviluppo, chiedeva la sospensione dello stanziamento di 6,5 milioni di euro alla Tunisia con tono lapidario: «Vi chiedo di sospendere questo stanziamento da 6,5 milioni di euro in attesa di un piano integrato più ampio proposto dalla Viceministra Del Re e di un risvolto nella collaborazione che abbiamo chiesto alle autorità tunisine in materia migratoria»;

   ormai calatosi nella inedita parte di difensore dei confini, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale chiedeva di «lavorare subito ad un accordo con le autorità tunisine affinché sequestrino in loco e mettano fuori uso barchini e gommoni utilizzati per le traversate, perché le imbarcazioni che stanno arrivando sono di questo tipo qui, cosiddette fantasma, spesso sfuggono ai radar»;

   i contenuti del sedicente accordo con la Tunisia non sono stati resi noti;

   al di là della trionfalistica narrazione del Governo, i numeri fotografano, in termini impietosi, tutt'altra realtà: alla data del 13 novembre 2020 sono sbarcati in Italia 31.214 immigrati di cui 12.430 di nazionalità tunisina, corrispondenti circa al 40 per cento;

   ma v'è di più, sempre, secondo i dati diffusi dal Ministero dell'interno in data 31 luglio 2020, allorquando il Ministro Di Maio decideva il suo intervento ultimativo verso la Tunisia, erano sbarcati in 7 mesi 5.357 tunisini;

   successivamente all'intervento del Ministro Di Maio, in soli tre mesi, sono sbarcati 7.037 tunisini con ciò dimostrando l'evidente fallimento del presunto accordo;

   nonostante quanto sopra, in data 9 novembre 2020 il comitato per la cooperazione internazionale allo sviluppo, presente il Viceministro degli esteri Del Re, ha puntualmente erogato i 6,5 milioni di euro alla Tunisia –:

   quale sia il contenuto del presunto accordo con la Tunisia, quale sia il numero degli sbarchi dei tunisini nei mesi di agosto, settembre e ottobre 2020, quale sia la percentuale nel medesimo periodo di sbarchi di tunisini rispetto al totale degli sbarchi;

   se il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale sia stato avvisato dell'intervenuta erogazione del contributo di 6,5 milioni di euro della cooperazione internazionale alla Tunisia e se lo abbia approvato e, in tale ultima ipotesi, per quale motivo abbia autorizzato l'erogazione.
(3-01927)