Legislatura: 18Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Primo firmatario: MONTARULI AUGUSTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/11/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/11/2020
MONTARULI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
l'articolo 2 della Costituzione della Repubblica italiana, nella parte in cui dispone che: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo» a prescindere dalle condizioni personali, sociali e di salute dell'individuo, si pone anche a tutela della disabilità;
la disabilità è la condizione in cui versano soggetti che, a causa di una o più patologie, non sono del tutto autonomi nello svolgimento delle attività della vita quotidiana e permangono, quindi, in condizioni di svantaggio che rendono più difficoltosa la loro partecipazione alla vita sociale. In quest'ottica, numerose famiglie in cui vi è la presenza di una persona portatrice di disabilità si rivolgono a centri diurni per disabili, la cui funzione è quella di accudire ed alleggerire le famiglie nel processo di sviluppo e riabilitazione del disabile;
l'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Covid-19 e i relativi provvedimenti adottati per il contrasto e il contenimento del contagio, hanno gravemente compromesso le attività dei centri diurni per disabili, precludendone l'operatività, la funzionalità e la qualità dei servizi di oltre la metà, a causa della riduzione degli utenti e degli operatori, professionisti e volontari, i quali hanno prestato la propria opera sino allo sfinimento;
nell'ultimo periodo la frequentazione dei Centri diurni per disabili è ripresa con estrema difficoltà, riducendo l'efficacia delle abilitazioni e delle riabilitazioni, fino a casi più drastici in cui i centri, dopo la chiusura imposta dal Governo con il decreto «Cura Italia», non hanno più proceduto alla riapertura;
la preoccupazione di un nuovo lockdown generalizzato è altissima e moltissime famiglie, per il tramite di associazioni di categoria, tengono a far sapere di non essere in grado di affrontare altri mesi chiusi in casa con un figlio o un familiare con gravi deficit cognitivi e comportamentali, senza l'assistenza di personale in grado di alleggerire il carico di lavoro, altrimenti insostenibile;
la chiusura delle strutture, a parere dell'interrogante, sarebbe molto grave in assenza di un'adeguata e personalizzata assistenza domiciliare che, purtroppo, in moltissimi casi, è mancata durante la fase più acuta della pandemia ed altrettanto grave è il perenne stato di incertezza e difficoltà nel comprendere e garantire il rigoroso rispetto delle disposizioni che, a causa del reiterato susseguirsi di decreti ed ordinanze, mutano rapidamente;
il dovere di tutelare la salute di persone fragili e indifese, preservandole dal rischio di contrarre il virus Covid-19, è sacrosanto, ma, al contempo, è doveroso tenere presente che le persone con disabilità rare e complesse non si ammassano e raramente affollano luoghi senza rispettare le più elementari prescrizioni di sicurezza;
la strategia dei due turni, sin ora adottata nella maggior parte dei centri diurni per disabili che sono stati in grado di riaprire, aumenta esponenzialmente i costi a carico delle famiglie, che difficilmente sono in grado di sostenere –:
se il Ministro interrogato intenda assumere particolari iniziative che garantiscano, attraverso la personalizzazione degli interventi, maggiore attenzione nei riguardi delle persone diversamente abili, supportando economicamente e logisticamente i progetti e le attività dei centri diurni per disabili e scongiurandone altresì la chiusura.
(3-01902)