ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01887

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 425 del 10/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 10/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 10/11/2020
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 10/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/11/2020
Stato iter:
11/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/11/2020
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/11/2020
Resoconto DI MAIO LUIGI MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 11/11/2020
Resoconto MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/11/2020

SVOLTO IL 11/11/2020

CONCLUSO IL 11/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01887
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo presentato
Martedì 10 novembre 2020
modificato
Mercoledì 11 novembre 2020, seduta n. 426

   MIGLIORE, FREGOLENT e D'ALESSANDRO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   la Turchia sta intraprendendo iniziative volte a aumentare considerevolmente la propria influenza e il proprio ruolo strategico nell'area mediterranea, in ragione di una politica espansionista e ipernazionalista dell'attuale governo guidato da Erdogan;
   il ruolo della Turchia negli scenari più instabili della regione (Siria, Nagorno Karaback, Libia) non è stato orientato alla misura e alla ricerca di stabilità ma esclusivamente rivolto al rafforzamento della politica nazionalista di Erdogan;
   tali iniziative si sono tradotte in atti che hanno suscitato reazioni diplomatiche preoccupate da parte dei Paesi costieri, come nel caso del trattato sottoscritto tra il Governo libico di unità nazionale (Gna) e la Turchia stessa sui confini delle rispettive zone economiche esclusive, per lo sfruttamento delle risorse energetiche nell'area mediterranea compresa tra i due Paesi;
   le rivendicazioni turche relative allo sfruttamento energetico delle risorse presenti nelle aree prospicienti alle isole del Dodecaneso e di Cipro non si sono limitate a dichiarazioni ma si sono concretizzate in veri e propri atti ostili, come nel caso recente della presenza della nave da ricerca turca Oruc Regis nelle 12 miglia di Kastellorizo, che costituisce una palese provocazione nei confronti della Grecia, ovvero uno Stato membro dell'Unione europea, e quindi una provocazione ulteriore nei confronti di tutta l'Unione europea;
   al momento non esiste una definizione pattizia della zona economica esclusiva tra la Turchia e la Grecia e Cipro, le azioni della Turchia sono in aperta violazione del Trattato di Montego Bay, la cui applicazione sulle Zee è stata appena votata dalla Camera dei deputati e si auspica che sia rapidamente approvata in via definitiva;
   in questo quadro, Erdogan ha in più occasioni contestato la sovranità greca sulle isole del Dodecaneso, dichiarando, in riferimento al trattato di Losanna del 1923 e altri accordi che delimitavano i confini turchi (di fatto facendo riferimento anche al ruolo storico dell'Italia in tale contesto) che «La Turchia ha il potere politico, economico e militare per strappare mappe e documenti immorali imposti» e, alludendo a vittorie militari contro la Grecia, ha aggiunto «Un secolo fa li abbiamo sepolti nella terra o li abbiamo gettati in mare. Spero che non paghino lo stesso prezzo ora» –:
   quali iniziative intenda adottare, bilaterali e multilaterali, al fine di contenere l'espansionismo turco, sia in relazione alla sovranità della piattaforma continentale di due Paesi membri dell'Unione europea, come Grecia e Cipro, sia per salvaguardare gli interessi strategici del nostro Paese.
(3-01887)