ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01842

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 416 del 27/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: ROSPI GIANLUCA
Gruppo: MISTO-POPOLO PROTAGONISTA-ALTERNATIVA POPOLARE (AP)-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI)
Data firma: 27/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 28/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 27/10/2020
Stato iter:
28/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2020
Resoconto SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2020
Resoconto CONTE GIUSEPPE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 28/10/2020
Resoconto ROSPI GIANLUCA MISTO-POPOLO PROTAGONISTA-ALTERNATIVA POPOLARE (AP)-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/10/2020

DISCUSSIONE IL 28/10/2020

SVOLTO IL 28/10/2020

CONCLUSO IL 28/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01842
presentato da
ROSPI Gianluca
testo presentato
Martedì 27 ottobre 2020
modificato
Mercoledì 28 ottobre 2020, seduta n. 417

   ROSPI e SCHULLIAN. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   dal mese di febbraio 2020 su tutto il pianeta si è diffuso il COVID-19, un virus che in breve tempo si è trasformato in una pandemia globale che ha causato oltre 43 milioni di contagi e più di 1 milione di decessi nel mondo;
   purtroppo, il nostro Paese è quello che ha registrato il maggior numero di decessi in Europa rispetto al numero di contagi, infatti, ad oggi sono state contagiate circa 600 mila persone con oltre 37 mila decessi, in continuo aumento nelle ultime settimane;
   a partire dal mese di marzo 2020 al fine di arrestare il diffondersi del virus, sono state adottate una serie di misure contenitive e restrittive attraverso l'emanazione di decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che hanno portato ad un primo lockdown a livello nazionale;
   da alcune settimane, con la seconda ondata di contagi, la curva epidemiologica ha ripreso a salire vertiginosamente arrivando a circa 20 mila casi al giorno. Per fronteggiare la seconda ondata il Presidente del consiglio dei ministri ha emanato tre successivi decreti, il primo il 13 ottobre 2020, il secondo il 18 ottobre 2020 e l'ultimo il 24 ottobre 2020 attraverso i quali sono state adottate misure restrittive che hanno portato tra gli altri alla chiusura di cinema, teatri, ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, palestre, piscine e centri termali;
   l'ennesima chiusura delle attività commerciali porterà ad un ulteriore perdita di prodotto interno lordo nel quarto trimestre, oltre a quella del 10 per cento già stimata dai principali osservatori economici, colpendo settori strategici per l'Italia quali cultura, accoglienza e ristorazione, che sono il fiore all'occhiello del nostro Paese e che rappresentano una parte rilevante del prodotto interno lordo;
   il Governo, chiudendo le attività culturali, rischia di colpire un settore che per l'Italia rappresenta uno dei più virtuosi biglietti da visita del Paese ed è considerato principio fondante del nostro sistema democratico;
   con l'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri intere categorie economiche rischiano la chiusura definitiva delle loro attività in quanto già duramente colpite dal primo lockdown, non possono far fronte ad una ulteriore chiusura;
   questa situazione di emergenza si sta trasformando da emergenza sanitaria in emergenza socio-economica e ne sono conseguenza le tante manifestazioni che in queste ultime ore stanno animando diverse piazze italiane –:
   quali siano il valore reale dell'indennizzo, le tempistiche entro le quali imprenditori e famiglie coinvolte nelle ultime misure restrittive verranno risarcite e se il Governo intenda cambiare la propria posizione in merito alla chiusura delle attività culturali quali cinema e teatri.
(3-01842)