ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01776

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 399 del 28/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: MARTINCIGLIO VITA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2020
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/09/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/09/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01776
presentato da
MARTINCIGLIO Vita
testo di
Lunedì 28 settembre 2020, seduta n. 399

   MARTINCIGLIO, CANCELLERI e PENNA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   da fonti di informazione si apprende che su navi traghetto utilizzate per il trasporto di persone e merci nella tratta che collega la terraferma con le isole del Golfo di Napoli sono fuori servizio da lungo tempo, a causa di un guasto «perenne», gli ascensori per disabili e/o le sedie montascale necessarie per trasportare gli utenti ai piani superiori;

   in particolare, il disservizio sarebbe stato recentemente subìto e denunciato da due disabili in momenti diversi della appena trascorsa stagione estiva (3 agosto il primo e 2 settembre il secondo): un 47enne affetto da sclerosi multipla (disabilità accertata 100 per cento) che stava tornando da Ischia a Pozzuoli, costretto a salire con le stampelle due rampe di scale (mezz'ora a salire e mezz'ora a scendere), perché l'ascensore di bordo era guasto e un 91enne affetto da disabilità motoria e cardiopatia, obbligato nella tratta Casamicciola-Pozzuoli a trascorrere l'intero viaggio nel garage dell'imbarcazione ad una temperatura intollerabile, con il serio rischio di avere un malore;

   i fatti sarebbero accaduti a bordo di due navi appartenenti alla flotta, rispettivamente, della Medmar compagnia di navigazione privata e della Caremar (Campania regionale marittima, compagnia di navigazione nel 2009 passata dallo Stato alla regione);

   in particolare, circa il primo utente si legge che il guasto dell'ascensore sarebbe stato comunicato al suo arrivo sull'imbarcazione, ossia non preannunciato al momento della prenotazione ancorché verosimilmente già presente e nonostante la moglie «aveva acquistato il biglietto il giorno prima per fruire del servizio ascensore». Il tutto aggravato dal pagamento di un biglietto a prezzo pieno, stante la non previsione da parte della citata compagnia di navigazione di agevolazioni economiche per disabili, oltreché dalla maleducazione dell'equipaggio che, secondo le dichiarazioni rese dagli interessati «ha risposto più volte con modi sgarbati, dicendoci mettetevi dove volete, basta che fate presto e l'ascensore è guasto e noi che dobbiamo fare?»;

   nonostante il disabile, una volta arrivato a Napoli, abbia segnalato l'accaduto alle competenti forze dell'ordine e istituzioni a tutela dei diritti dei diversamente abili la situazione sembrerebbe immutata;

   da una ricerca sull'argomento emergerebbe, infatti, l'esistenza di numerosissime e anche risalenti nel tempo segnalazioni/denunce similari relative all'inadeguatezza e vetustà dei traghetti, anche di quelli pubblicizzati come accessibili;

   tra gli episodi, anche quello denunciato dal «Comitato utenti trasporto isola di Procida» e accaduto il 16 gennaio 2020 a Napoli sulla motonave veloce Caremar diretta a Capri delle 17,25 A allorquando un utente è stato dapprima respinto all'imbarco e poi fatto viaggiare raggiungendo il salone passeggeri in precarie condizioni, malgrado la nave risultasse e dovesse essere pienamente accessibile alle persone con mobilità ridotta;

   nell'articolo si legge che la citata associazione abbia anche intrapreso una battaglia legale contro la società di navigazione per far affermare il pieno diritto all'accesso al servizio da parte delle persone con mobilità ridotta ed ottenere l'eliminazione delle barriere architettoniche su tutte le navi di trasporto. Il giudizio sarebbe ancora pendente in tribunale secondo l'interrogante a riprova della lentezza della magistratura anche nei casi in cui l'azione è rivolta ad affermare e tutelare i più elementari diritti di cittadinanza delle persone con disabilità, tra cui quello alla libertà di movimento, che coinvolge una moltitudine di utenti, non solo campani;

   a ciò si aggiunga che già nel 2017 la situazione della società Caremar appariva quella descritta. Nell'aprile 2018 è stato promosso un summit tra la compagnia di navigazione e le associazioni di categoria avente ad oggetto dette criticità e conclusosi con l'impegno della prima di risolvere le problematiche evidenziate e, altresì, di avviare indagini per l'installazione «nel giro di qualche settimana» di sollevatori ad hoc, da utilizzare anche nelle aree portuali e che sarebbero molto più utili delle passerelle solitamente utilizzate per garantire l'accesso agli aliscafi – al fine di garantire una migliore accessibilità ai mezzi di navigazione veloce;

   purtroppo, numerosi fatti di cronaca informano che le barriere architettoniche complicano la quotidianità di moltissimi soggetti diversamente abili in molte aree del nostro Paese. Si pensi, tra tutte, a quanto avviene nella capitale dove la maggior parte delle stazioni della metropolitana sono inaccessibili alle carrozzine a causa di ascensori guasti, tornelli rotti e montascale fuori uso –:

  se il Governo sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per assicurare l'accessibilità e la fruibilità dei servizi di mezzi di trasporto, strutture e infrastrutture di tutto il territorio nazionale, al fine di garantire il corretto e indiscriminato esercizio della libertà di movimento, soprattutto a tutela dei soggetti con disabilità ridotta.
(3-01776)