ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01739

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 392 del 03/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMETTO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/09/2020
Stato iter:
10/09/2020
Fasi iter:

RITIRATO IL 10/09/2020

CONCLUSO IL 10/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01739
presentato da
GIACOMETTO Carlo
testo di
Giovedì 3 settembre 2020, seduta n. 392

   GIACOMETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'Agenzia delle dogane gestisce, le attività relative alla circolazione delle merci e alla fiscalità interna connessa agli scambi internazionali, riscuotendo circa 14 miliardi di euro (Iva e dazi);

   sono state più volte esposte, dall'Agenzia stessa e dagli operatori economici, le problematiche relative al controllo delle merci: ridotto numero di funzionari incaricati al controllo fisico e ridotto numero di scanner. Ciò allunga i tempi e i costi di sdoganamento, già più alti rispetto ad altri Paesi dell'Unione europea. Per ridurre le attese, l'articolo 16-ter del decreto-legge n. 124 del 2019 consente all'Agenzia delle dogane di bandire nel 2020 concorsi pubblici per esami e ad assumere un contingente massimo di 300 unità di personale non dirigenziale;

   in relazione all'emergenza da Covid-19 l'ordinanza del commissario straordinario n. 6 del 28 marzo 2020 prevede che l'Agenzia delle dogane e dei monopoli debba adottare ogni azione utile allo sdoganamento diretto e celere dei beni necessari al contrasto alla diffusione del Covid-19;

   la Commissione europea con raccomandazione n. 403 del 13 marzo 2020 ha consentito per il periodo della crisi legata al Coronavirus l'importazione di prodotti sanitari, anche senza certificato CE ed esentati da dazi doganali, a condizione che fossero in possesso dei necessari certificati nei rispettivi Paesi di produzione e previa verifica delle autorità sanitarie nazionali competenti;

   il 2 settembre 2020 è stato inaugurato in Piemonte un centro dedicato ai test Covid-19 a La Loggia, in provincia di Torino. Per consentire l'esecuzione seriale di tamponi, rapida e senza rischi per gli operatori, la regione Piemonte ha acquistato da un'azienda statunitense leader del settore quattro robot due destinati a Novara, uno a La Loggia e uno all'Università di Torino, arrivati il 12 agosto allo scalo Milanese di Malpensa;

   la locale Dogana tuttavia ha bloccato lo sdoganamento e il conseguente invio a destinazione di tale strumentazione dal 12 agosto al 1° settembre, di fatto provocando il ritardo nella piena operatività dei centri sanitari destinatari, in un momento in cui, con la riapertura delle scuole e delle fabbriche, è massima la necessità di disporre di metodologie efficienti per l'esecuzione dei tamponi;

   il blocco della strumentazione sopra citata per 20 giorni ha assunto aspetti paradossali con un continuo rimpallo di responsabilità tra regione, Dogane, spedizioniere e Ministero della salute. In regione si è ipotizzato che a complicare le cose possano essere le nuove regole fissate dal Governo, in quanto le stesse attrezzature, acquistate anche dagli ospedali di Pescara e di Bergamo là sono arrivate regolarmente «forse perché non sono stati dichiarati come strumenti medicali»;

   di fatto sembrerebbe che l'interpretazione data dall'agenzia delle dogane e dei monopoli del complesso delle disposizioni sopra individuate, abbia complicato lo sdoganamento, invece di semplificarlo –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno adottare iniziative affinché l'Agenzia delle dogane e dei monopoli semplifichi e renda prioritario lo sdoganamento delle attrezzature mediche destinate al controllo e al contrasto dell'epidemia di Covid-19, in linea con gli intenti delle disposizioni nazionali ed europee individuate in premessa;

   se il Ministro non ritenga opportuno utilizzare il personale assunto ai sensi dell'articolo 16-ter del decreto-legge n. 124 del 2019 ai controlli sulle merci in entrata nei punti di ingresso sul territorio nazionale ed in particolare sul materiale sanitario destinato al contrasto dell'epidemia di Covid-19.
(3-01739)