ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01737

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 391 del 02/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/09/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/09/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01737
presentato da
DONZELLI Giovanni
testo di
Mercoledì 2 settembre 2020, seduta n. 391

   DONZELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   i centri diurni per disabili rappresentano dei servizi previsti dai livelli essenziali di assistenza e sono inseriti all'interno dei piani personalizzati dei soggetti disabili;

   la delibera di giunta della regione Toscana n. 571 del 4 maggio 2020, dopo la chiusura concomitante con il lockdown, prevedeva la loro riapertura a partire dal 18 maggio 2020 e comunque entro il 1° giugno 2020 con specifici protocolli;

   non tutte le strutture però hanno ripreso l'attività in questo lasso di tempo. Molte di queste, infatti, non sono ripartite e altre, che volevano riavviare il servizio a settembre, stanno incontrando forti difficoltà nell'adeguarsi ai protocolli in questione. Ciò viene confermato anche da fonti stampa (si veda articolo uscito su Notizie di Prato del 27 agosto 2020);

   stante la normativa in materia di emergenza Covid-19, infatti, condizione indispensabile per la riapertura dei centri è rappresentata dall'effettuazione del test sierologico sia per il personale operante, che per gli utenti. Tuttavia la mole di lavoro a cui sono sottoposte le Asl in relazione alle pratiche di screening e tamponi per l'emergenza Covid-19 non garantisce, ad oggi, l'espletamento di questi test in tempi rapidi, mettendo di conseguenza a repentaglio la fruizione del servizio;

   questa situazione, ad esempio, è quella che si verifica in Toscana, dove le varie Asl Toscana, oberate dalle urgenze del momento, non forniscono appuntamenti né ai lavoratori impiegati presso i centri diurni, né ai loro beneficiari;

   si ricorda che i centri diurni rappresentano un diritto garantito per i cittadini disabili. La loro chiusura o ridotta attività ha fatto emergere, in diversi casi, dei notevoli regredienti nei percorsi di sostegno a queste persone. L'importanza dei centri diurni per disabili infatti è assolutamente evidente sia sotto il lato del sostegno alle famiglie, che grazie al loro appoggio possono adempiere ai propri doveri quotidiani, sia sotto il profilo della cura del soggetto, a cui assicurano fondamentali momenti di socialità altrimenti difficilmente ripetibili –:

   se sia a conoscenza della problematica esposta in premessa;

   quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, per la tutela delle persone con disabilità, che necessitano di una pronta riapertura dei centri diurni;

   di quali elementi disponga circa quali e quanti sono, sul territorio nazionale, i centri diurni per disabili attualmente aperti, con quali orari e con quale capienza, quali e quanti sono invece quelli che risultano di una imminente riapertura, quali e quanti sono inoltre quelli chiusi e, per questi, se risulti siano stati attivati i servizi domiciliari sostitutivi.
(3-01737)