Legislatura: 18Seduta di annuncio: 381 del 28/07/2020
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/07/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/07/2020
ATTO MODIFICATO IL 30/07/2020
SOLLECITO IL 11/09/2020
SOLLECITO IL 30/09/2020
SOLLECITO IL 14/12/2020
SOLLECITO IL 03/08/2021
ASCARI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
l'autostrada regionale Cispadana è un progetto incluso tra le 130 opere di Italia Veloce;
il progetto dovrebbe servire per migliorare i collegamenti tra Reggiolo e Ferrara e servire questa area emiliana a forte vocazione produttiva, ma sprovvista di importanti arterie di viabilità veloce che alleggerirebbero il traffico, incluso quello passante, che attualmente intasa costantemente le aree cittadine e la viabilità secondaria, con costi economici e ambientali non indifferenti;
le zone a nord delle province di Reggio-Emilia, Modena e Ferrara, infatti, chiedono infrastrutture di collegamento adeguate all'importante sviluppo economico-produttivo dell'area sin dagli anni ‘60 del secolo scorso;
tuttavia, l'autostrada cispadana è molto differente dall'iniziale progetto del 2004 il quale prevedeva un collegamento tra Parma e Ferrara tramite una strada a scorrimento veloce gratuita, costituita da due tratte, Parma-Reggiolo e Reggiolo-Ferrara, con un costo complessivo di 125 milioni di euro;
a differenza del progetto iniziale, nel 2006 la regione Emilia-Romagna ha deciso di modificare il progetto infrastrutturale da strada a scorrimento veloce ad autostrada a pagamento, con ulteriori costi economici ed ambientali non indifferenti a carico della collettività, ma solo per la tratta che collega l'A22 da Reggiolo all'A13 fino a Ferrara Sud, con un costo di 1,3 miliardi di euro: oltre 10 volte il costo della strada a scorrimento veloce per l'intera tratta;
preliminarmente, dunque, non si capisce perché anche la tratta attualmente classificata come autostradale non possa tornare ad essere strada a scorrimento veloce, come avvenuto per la tratta Parma-Reggiolo, per la quale la regione Emilia Romagna ha deciso di concentrarsi sul completamento delle opere già esistenti;
si tratta di una soluzione che è fortemente voluta dal territorio, supportata da partiti, associazioni, comitati di cittadini da sempre contrari al progetto autostradale;
oltre ad un indubbio risparmio economico pubblico di oltre un miliardo di euro, in un momento di gravi crisi economica, finanziaria, sociale e sanitaria che si sta vivendo, vi sarebbero indubbi risparmi per la popolazione, anch'essa messa a dura prova dalla crisi, che eviterebbe i costi legati ai pedaggi autostradali;
inoltre, una strada a scorrimento veloce sarebbe più facilmente utilizzabile da parte dell'utenza, in quanto non vi sarebbero pedaggi da pagare e sarebbero previsti un maggior numero di ingressi dalla viabilità secondaria, e quindi più collegamenti con centri abitati e realtà produttive;
l'attuale progetto autostradale, invece, prevede solo 4 caselli per l'intera tratta: una parte della popolazione, quella più distante dai caselli, non avrà reali vantaggi in termini di risparmio di tempo e denaro nell'utilizzare l'autostrada;
in definitiva, si prospetta un'infrastruttura costosa, con costi diretti e indiretti sulla popolazione, la quale potrà beneficiarne solo in maniera molto parziale;
inoltre, si sta assistendo, negli ultimi anni, ad un aumento del trasporto su ferro rispetto al declino del trasporto su gomma, che renderebbe ancor meno utile la costruzione di autostrade, a fronte di un necessario miglioramento dei collegamenti ferroviari;
a tal proposito, è attualmente esistente una linea ferroviaria secondaria che da Ferrara arriva a Parma passando per Poggio Rusco e Suzzara che potrebbe essere potenziata per alleggerire il traffico merci e persone sul resto della rete stradale e autostradale emiliana –:
se non intenda stralciare l'autostrada regionale cispadana dalle 130 opere incluse nel documento «Italia Veloce» ovvero se non intenda includerla modificando l'infrastruttura da autostradale a strada a scorrimento veloce, con un contestuale immediato risparmio di fondi pubblici, eventualmente adottando iniziative, per quanto di competenza per potenziare contestualmente la rete ferroviaria secondaria esistente sul territorio tra Parma e Ferrara.
(3-01697)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica dei trasporti
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