ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01624

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 360 del 23/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: PALMIERI ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 23/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 23/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/06/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/06/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE delegato in data 26/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01624
presentato da
PALMIERI Antonio
testo di
Martedì 23 giugno 2020, seduta n. 360

   PALMIERI e GELMINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. — Per sapere – premesso che:

   secondo la relazione Desi 2020 (Indice di digitalizzazione dell'economia e della società), l'Italia si colloca al 25° posto su 28, con un peggioramento nella graduatoria sulla connettività internet a banda larga (dal 12° al 17° posto);

   nel 2015 il Governo ha approvato la Strategia italiana per la banda ultralarga, con l'obiettivo di ridurre il gap infrastrutturale e di mercato esistente nel nostro Paese. La prima fase di attuazione della Strategia riguardava interventi sulle cosiddette «aree bianche», quelle a fallimento di mercato, attingendo prevalentemente ai fondi comunitari (Fesr e Feasr);

   per il tramite della società in-house del Ministero dello sviluppo economico, la Infratel s.p.a., sono state indette tre gare per l'aggiudicazione della realizzazione dell'infrastruttura e il relativo mantenimento della stessa rete; tutte le gare sono state aggiudicate alla società Open Fiber s.p.a.;

   nelle recenti riunioni del Comitato banda ultralarga (Cobul) sono emerse numerose criticità nella realizzazione del progetto banda ultra-larga nelle aree bianche, così come comunicato da Infratel s.p.a.;

   a causa dei ritardi accumulati, dovuti a molteplici responsabilità, Infratel s.p.a. ritiene di escludere dal piano per le aree bianche 1.113 comuni in quanto ritenuti coperti da altri operatori già al 95 per cento delle unità immobiliari e, complessivamente, si potrebbe determinare lo slittamento del termine dei lavori anche dopo il 2022;

   tale tempistica, come sottolineato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome il 12 marzo 2020, non sembra essere compatibile con le regole di spesa dei propri fondi Fesr e Feasr relativi all'attuale programmazione comunitaria;

   difficoltà sono segnalate anche per le «aree grigie», nelle quali la presenza di un operatore di rete privato non consente di raggiungere un'offerta di servizi di connettività superiore a 30 Mbit/s in download e a 15 Mbit/s in upload, né si riscontra l'intenzione ad investire da parte di imprese private per il potenziamento di detti servizi. Si tratta, tuttavia, di aree dove forte è la concentrazione di distretti industriali e di comuni ad alta intensità manifatturiera;

   il bando da 1,1 miliardi di euro pare destinato a slittare al 2021, avendo il Governo dirottato le risorse previste per interventi legati all'attuale emergenza economica. A quanto si apprende dagli organi di stampa, bisognerà quindi attendere di poter attingere alle risorse della nuova programmazione europea 2021-2027;

   nel corso dei cosiddetti «Stati generali dell'economia», il Presidente del Consiglio, presentando il «Paese digitale», ha parlato di una «rete nazionale unica in fibra ottica», nonché della costruzione delle reti mobili di quinta generazione (5G);

   sono già 500 i comuni ed enti che hanno adottato provvedimenti contro l'installazione delle antenne per il 5G o hanno approvato atti di indirizzo in tal senso. Tali posizioni hanno portato a una contro-presa di posizione da parte di undici fondazioni tecniche e scientifiche, che chiedono al Governo di proseguire celermente, rimarcando che il 5G è «necessario e urgente» e chiedendo di liberare i sindaci «dall'assedio di posizioni irrazionali e antiscientifiche» –:

   quali iniziative intendano porre in essere per creare una rete 5G solida e performante, anche attraverso interventi normativi che accentrino le responsabilità delle autorizzazioni, garantendo adeguati limiti emissivi e liberando le diverse amministrazioni dall'assedio di posizioni sovente irrazionali e antiscientifiche;

   come intendano accelerare la realizzazione della banda ultra larga superando questi ennesimi rallentamenti riportati in premessa, con il rischio di perdere risorse comunitarie;

   come intendono perseguire l'obiettivo di una «rete nazionale unica in fibra ottica» stanti le attuali divergenze di opinioni, pubblicamente espresse, dai vertici di Tim e da quelli di Open Fiber proprio su una rete di telecomunicazioni integrata.
(3-01624)