ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01573

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 348 del 27/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01573
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 27 maggio 2020, seduta n. 348

   VALLASCAS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   nel territorio del comune di Quartu Sant'Elena — città metropolitana di Cagliari —, lungo la costa sudorientale, sorge una vasta area archeologica di epoca nuragica denominata s'Orixeddu, in parte attraversata nel sottosuolo da un'imponente infrastruttura viaria, la galleria di Murtineddu, inaugurata nel 2013, la più lunga (2.590 metri) di una serie di gallerie stradali realizzate lungo la nuova strada statale 125 «Orientale Sarda»;

   alcuni escursionisti, a seguito di sopralluoghi nell'area archeologica soprastante la galleria, avrebbero rilevato delle anomalie in merito ai crolli cui sarebbero soggetti i resti di un antico nuraghe e di quello che presumibilmente dovrebbe essere stato un villaggio nuragico, oggi ridotto a cumulo di pietrame;

   le anomalie segnalate riguarderebbero, in particolare modo, le dinamiche dei crolli registrati nel nuraghe denominato S'Orixeddu II (localizzato secondo il sito www.nuraghediana.it in I.G.M. foglio n. 558 sez. III Castiadas), compromesso negli anni per effetto dell'incuria e degli agenti atmosferici, che sorgerebbe proprio in corrispondenza del tunnel stradale di Murtineddu;

   in particolare, l'archeologo e naturalista Alessandro Atzeni, dopo alcuni sopralluoghi, reiterati a distanza di tempo, avrebbe anche realizzato un filmato, pubblicato di recente on-line, sullo stato del sito, nel quale solleverebbe alcune perplessità in merito alle citate dinamiche dei crolli;

   l'archeologo, infatti, avrebbe rilevato che, a dispetto di un importante fenomeno di cedimento di una porzione della parete rocciosa su cui poggiava una parte delle strutture murarie del nuraghe S'Orixeddu II, attorno al sito non sarebbe presente un'equivalente quantità di materiale lapideo di risulta da crollo o da frana, tenuto anche conto che i massi di granito caduti avrebbero dovuto essere di grandi dimensioni;

   nel video, l'archeologo affermerebbe che «il problema è che tutto questo materiale che prima era in sede non si capisce dove sia finito»; secondo lo studioso si sarebbe dovuto riversare su una stradina che costeggia il costone di roccia del nuraghe, viceversa, «nel crollo manca il materiale franato. Dove sono sparite le tonnellate di materiale roccioso?»;

   l'ipotesi formulata dall'archeologo, sostenuta dalle immagini del video, è che il materiale sarebbe stato «risucchiato» ovvero sprofondato o collassato in qualche cavità sotterranea che si sarebbe formata per effetto dei crolli e dell'azione erosiva delle acque piovane (la litologia del sito sarebbe granitica, quindi difficilmente presenterebbe cavità sotterranee naturali, diversamente dai terreni calcarei);

   al di là delle considerazioni che sarebbe il caso di formulare sullo stato di abbandono di un patrimonio archeologico di inestimabile valore, l'ipotesi sulla dinamica dei crolli verificatisi nella valle S'Orixeddu e, in particolare, nel nuraghe S'Orixeddu II desterebbe grave preoccupazione per quanto concerne lo stato delle strutture della galleria Murtineddu, soprattutto, per quanto riguarda il tratto realizzato in corrispondenza del sito nuragico oggetto del crollo;

   il «collasso» di imponenti massi di granito nelle cavità sotterranee e l'azione delle acque meteoriche potrebbero aver causato danni all'infrastruttura viaria sottostante con grande compromissione per la sicurezza degli automobilisti che attraversano il tunnel;

   è il caso di riferire che la nuova strada statale 125 «Orientale Sarda» collega l'area vasta di Cagliari con i territori della costa orientale della Sardegna e che, soprattutto, nel periodo estivo, è percorsa da centinaia di migliaia di automobilisti che raggiungono le zone turistiche –:

   se non ritenga opportuno, nell'ambito delle competenze in materia di vigilanza e sicurezza delle infrastrutture stradali, assumere iniziative volte a verificare se i crolli verificatisi nel sito nuragico richiamato in premessa abbiano causato danni alla sottostante galleria Murtineddu;

   se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, assumere iniziative volte a verificare se nelle fasi preliminari alla progettazione delle gallerie della nuova strada statale 125, con particolare riferimento alla galleria Murtineddu, siano state effettuate tutte le necessarie indagini geologiche e geotecniche.
(3-01573)