ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01499

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: GAGLIARDI MANUELA
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 28/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/04/2020
Stato iter:
29/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/04/2020
Resoconto GAGLIARDI MANUELA MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2020
Resoconto DE MICHELI PAOLA MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 29/04/2020
Resoconto GAGLIARDI MANUELA MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2020

SVOLTO IL 29/04/2020

CONCLUSO IL 29/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01499
presentato da
GAGLIARDI Manuela
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   GAGLIARDI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:

   l'8 aprile 2020 è crollato il viadotto che collega Albiano Magra, nel comune di Aulla (Massa-Carrara), e la provincia della Spezia, spezzandosi in più parti e collassando su sé stesso, fortunatamente senza feriti gravi;

   il ponte – infrastruttura strategica per la Lunigiana e per l'intera provincia della Spezia –, sempre molto trafficato, nei mesi passati era stato al centro di diverse segnalazioni di cittadini che avevano denunciato la presenza di crepe;

   in particolare, a novembre 2019, durante un'ondata di maltempo, era stata fotografata una nuova vistosa crepa; i tecnici dell'Anas erano intervenuti, ma con un'attività apparsa da subito insufficiente;

   la procura di Massa-Carrara ha aperto un'inchiesta e ha messo sotto sequestro l'area del crollo;

   in un momento già tragico per il Paese, il crollo del ponte mette nuovamente in evidenza la fragilità e l'arretratezza delle infrastrutture, nonché la mancanza di controllo da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie: ancora non operativa, nonostante dovesse iniziare a operare nel gennaio 2019;

   il crollo del viadotto inciderà negativamente sull'economia dell'intera zona e sulle condizioni del traffico delle altre arterie, già molto trafficate, se le infrastrutture liguri, già progettate e cantierabili o in corso di realizzazione, non saranno velocizzate usando le procedure già collaudate per il ponte Morandi;

   riconoscere lo stato di emergenza anche in Liguria, per consentire l'attuazione di un piano straordinario di investimenti infrastrutturali, attraverso la nomina del presidente della regione quale commissario per l'emergenza della viabilità, garantirebbe l'immediato affidamento del secondo e del terzo lotto della strada della Ripa, l'asfaltatura e messa in sicurezza del tratto di strada tra Podenzana e Bolano, opere entrambe finanziate dalla regione, e l'avvio della costruzione del primo lotto del ponte di Ceparana;

   la Liguria ha inserito nella sua programmazione le tre infrastrutture che procedono con gli iter e i tempi ordinari di progettazione ed esecuzione, mentre, potendo applicare il modello Genova, ci sarebbe una notevole accelerazione;

   nonostante le promesse e i proclami, il Governo non ha ancora sbloccato nessun cantiere, né per la realizzazione di nuove opere, né per le manutenzioni straordinarie –:

   quali iniziative urgenti di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per accertare le cause e le responsabilità amministrative del crollo del viadotto sul Magra e porre in essere per ripristinare la viabilità interrotta tra le due regioni, nominando, oltre al commissario Rossi in Toscana, in Liguria il Presidente Toti per l'emergenza viabilità.
(3-01499)
(Presentata il 28 aprile 2020)