ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01483

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 329 del 22/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01483
presentato da
SILVESTRONI Marco
testo di
Mercoledì 22 aprile 2020, seduta n. 329

   SILVESTRONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   malgrado tutte le rassicurazioni che continuano ad arrivare da parte del presidente dell'Inps, la lavorazione delle domande di cassa integrazione in deroga va a rilento. Per canto loro, anche le regioni stanno incontrando notevoli difficoltà nella decretazione delle istanze e il risultato finale sarà il notevole ritardo con cui i lavoratori e le lavoratrici riceveranno i sussidi;

   si apprende dal sito ufficiale della Società Acqualatina Spa che la stessa ha disposto di richiedere l'adozione della cassa integrazione gestione ordinaria, così come prevista dal Governo per il periodo di emergenza sanitaria in corso;

   dalla stessa fonte si evince che già dalle prime settimane di marzo 2020 la Società Acqualatina Spa, ha provveduto a contingentare le attività, riducendole a quanto necessario per la continuità del servizio e a proteggere quanto più possibile dipendenti e utenti, mediante la limitazione di spostamenti e contatti e che tale riduzione lavorativa ha richiesto l'adozione di una misura compensativa della condizione dei lavoratori impattati da tale contingentamento;

   a quasi due mesi dall'inizio delle chiusure, causate dall'emergenza sanitaria, la maggior parte dei lavoratori dovrà aspettare ancora per ricevere le indennità. Nella consapevolezza di tutte le difficoltà, è inaccettabile che le problematiche incontrate da regioni e Inps si scarichino direttamente sui lavoratori, facendo mancare anche quel minimo di integrazione salariale che per molti rappresenta l'unica fonte di reddito;

   a quanto consta all'interrogante la Società Acqualatina Spa, alla quale afferiscono molti lavoratori residenti nella provincia sud di Roma e particolarmente cittadini delle città di Nettuno e Anzio, non avrebbe comunicato le modalità applicative della cassa integrazione guadagni ai sindacati, e non avrebbe fatto una comunicazione ufficiale ai dipendenti, ma solo una telefonata che comunicava l'iter della cassa integrazione guadagni;

   risulta quanto mai singolare che una società pubblica di notevoli dimensioni come Acqualatina Spa che offre servizi essenziali, come il servizio idrico, pagati dai cittadini, faccia ricorso alla cassa integrazione e usufruisca di ulteriori fondi pubblici per affrontare questo periodo di emergenza Covid –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto rappresentato in premessa e se ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza affinché società pubbliche con bilanci in attivo e incremento del fatturato nel periodo dell'emergenza, in considerazione dell'erogazione di servizi essenziali come l'acqua pubblica, non possano ricorrere alla cassa integrazione ma adottino misure alternative all'utilizzo di fondi pubblici.
(3-01483)