ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: BALDINI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/04/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 24/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01465
presentato da
BALDINI Maria Teresa
testo di
Martedì 21 aprile 2020, seduta n. 328

   BALDINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza epidemiologica in corso sta determinando dei riflessi drammatici sul comparto turistico italiano che rischiano di compromettere in maniera determinante l'impalcatura economica, sociale e culturale dell'Italia, che ha fatto del turismo in tutte le sue espressioni e progettualità, il dorso funzionale dell'intero sistema-Paese;

   stando ai dati di World Travel and Tourism Council, diramati da Confturismo nel comparto è occupato il 15 per cento della forza lavoro nazionale e nel trimestre del lockdown sarebbero 30 milioni le presenze mancate. Inoltre, ammonterebbero a circa 100 miliardi di euro le perdite per il 2020, anche in considerazione dei riverberi della crisi sull'indotto del comparto;

   il decreto-legge «Cura Italia» prevede un tavolo di crisi per il turismo, ma al netto delle misure elemosinarie previste per i lavoratori di comparto e della sola sospensione dei versamenti, non esiste alcun piano di sostegno concreto, poiché eventuali iniziative sono state demandate all'ennesimo tavolo tecnico e dunque affidate a una prospettiva temporale lunga e ben lontana dalle note esigenze di tempestività;

   proprio nella prospettiva di riadeguamento dell'offerta, dei servizi e delle strutture allo scenario post-emergenziale che sarà condizionato da una coabitazione virale che imporrà misure di distanziamento sociale, appare prioritario avviare un percorso di riconfigurazione turistica del territorio, che tenda a valorizzare la componente maggiormente stagionale e caratterizzante del turismo, quale quella del turismo correlato all'acqua e alle fonti idriche, nella sua accezione marittima, lacuo-fluviale e termale, che – segnatamente a decorrere proprio da questi mesi – raggiunge la sua massima espressione e dunque risulta essere quella particolarmente colpita dalle attuali dinamiche di contenimento;

   in questa prospettiva sarebbe ipotizzabile pianificare, attraverso il pieno e incondizionato coinvolgimento degli operatori di settore, un progetto di turismo integrato che miri a valorizzare le aree, precedentemente a piena vocazione esclusivamente balneare o lacuale, in una configurazione territorialmente più ampia, che leghi i tratti costieri all'entroterra in un'interlocuzione di offerta e proposte che riesca a valorizzare sicuramente un'area più vasta, ridurre l'assembramento costiero e, nel contempo, promuovere una piena trasversalità turistica ed enogastronomica che sappia rilanciare il comparto e il territorio in una visione rinnovata e maggiormente funzionale delle potenzialità turistiche italiane e alle esigenze sicuramente mutate dell'utenza;

   la priorità dovrà essere l'amplificazione delle potenzialità turistiche del territorio, inquadrato in una visione integrata e multilivello, e l'elevazione della qualità, improntando l'offerta anche a una valorizzazione del benessere psico-fisico del consumatore, che sarà una delle voci strettamente connesse alla domanda turistica dei prossimi mesi;

   il sovrapporsi di notizie e di confusione soprattutto nel comparto turistico-balneare, in ultimo si fa riferimento al progetto di schermatura in plexiglas delle spiagge, rischia di innescare un effetto distorsivo nel già compromesso mercato, ingenerando diffidenza e preoccupazione nei consumatori e rischiando di amplificare la divaricazione tra offerta turistica e utente;

   secondo quando riferito dal sottosegretario per i beni e le attività culturali e il turismo, il Ministero starebbe lavorando con il comitato tecnico-scientifico, all'elaborazione di specifiche normative operative per il comparto, ma il ritardo maturato rischia di amplificare notevolmente uno scenario già critico –:

   se si intendano emanare, in tempi celeri, adeguate linee guida operative che possano favorire una piena valorizzazione dell'offerta turistica delle aree legate a fonti idriche attraverso la definizione di un sistema turistico integrato sotto il profilo territoriale in grado di garantire un fattivo binomio «costa-entroterra» e una piena e ampia valorizzazione multilivello del territorio, sotto il profilo storico-culturale, enogastronomico, del benessere e della salute;

   se non si ritenga imprescindibile consentire agli operatori turistici, segnatamente quelli balneari, di procedere agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, unitamente alle operazioni di sanificazione, nella prospettiva di poter garantire l'avvio celere delle attività.
(3-01465)