ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01458

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 326 del 15/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020
MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 15/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 15/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01458
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Mercoledì 15 aprile 2020, seduta n. 326

   MURELLI, DURIGON, CAFFARATTO, CAPARVI, GIACCONE, LEGNAIOLI, EVA LORENZONI e MOSCHIONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   è allarme in merito agli ammortizzatori sociali con causale Covid-19, promessi dal Governo «a stretto giro» e ancora non pervenuti ai beneficiari, a causa anche dell'enorme confusione in merito alle procedure e agli aventi diritto;

   con circolare n. 47 del 28 marzo 2020 l'Inps aveva dettato le prime istruzioni in materia di trattamento di cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo), assegno ordinario e cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd) con causale Covid-19;

   con circolare n. 8 dell'8 aprile 2020 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ad avviso dell'interrogante non solo non sono state chiarite le prime indicazioni operative fornite dall'Inps, ma addirittura il Ministero è andato in senso contrario all'istituto previdenziale, aggiungendo ulteriori dubbi e complessità procedurali per le aziende che hanno già avanzato richiesta o si accingono a presentarla, come – ad esempio – per le imprese plurilocalizzate, ossia con unità produttive site in cinque o più regioni o province autonome sul territorio nazionale, far rientrare nel concetto di unità produttiva anche i singoli punti vendita di un'impresa commerciale;

   ciò, infatti, significherebbe per le imprese che già hanno avanzato richiesta alla regione nella quale ha sede la sola e vera unità produttiva, di vedersi respingere l'istanza con l'onere di dover riavviare la procedura in sede ministeriale, in piena contraddizione con quanto dovrebbe connotare la gestione di tale fase e cioè celerità dell’iter burocratico per avvantaggiare i lavoratori rimasti privi di sostegno economico;

   se, peraltro, la circolare dell'Inps, in linea con i dettami del decreto-legge n. 18 del 2020, prevedeva la sola intesa tra regioni e sindacati con informativa aziendale, ai fini della concessione della Cigd, la circolare ministeriale, per le imprese plurilocalizzate, centralizza la procedura, obbligando le aziende all'accordo sindacale, con incognita sulle tutele dei lavoratori in caso di mancato accordo; ancor più irrazionale sembra all'interrogante la scelta ministeriale operata per le imprese del trasporto aereo e di gestione aeroportuale, comparto tra i più colpiti dall'emergenza pandemica, «per le quali un eventuale utilizzo della cassa integrazione in deroga (...) non consentirebbe di accedere alle prestazioni del relativo Fondo di solidarietà del settore»;

   a tale caos si aggiunge anche la preoccupazione derivante dal nuovo riparto nazionale che, per la regione Liguria, si traduce in un taglio di 3 milioni di euro per la Cigd –:

   se e in che termini il Governo intenda adottare iniziative per garantire, a fronte di quanto esposto in premessa, la celerità delle procedure di erogazione degli ammortizzatori sociali e mantenere la promessa che gli stessi siano per tutti potenzialmente retroattivi al 23 febbraio 2020.
(3-01458)