ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01268

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 294 del 28/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: D'ARRANDO CELESTE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020
SALAFIA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA delegato in data 28/01/2020
Stato iter:
29/01/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/01/2020
Resoconto ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 29/01/2020
Resoconto BONETTI ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA' E FAMIGLIA)
 
REPLICA 29/01/2020
Resoconto D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/01/2020

SVOLTO IL 29/01/2020

CONCLUSO IL 29/01/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01268
presentato da
D'ARRANDO Celeste
testo presentato
Martedì 28 gennaio 2020
modificato
Mercoledì 29 gennaio 2020, seduta n. 295

   D'ARRANDO, SARLI, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SPORTIELLO, TROIANO, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLOGNA, IANARO, LAPIA, LOREFICE, MAMMÌ, MENGA, BALDINO, ASCARI e SALAFIA. — Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia . — Per sapere – premesso che:
   nel mese di novembre 2019 la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al riparto dei 30 milioni di euro previsti per il 2019 e destinati a centri antiviolenza e case rifugio, attualmente si attende il decreto per destinare alle regioni i relativi finanziamenti;
   i finanziamenti pubblici sono saliti dai 12 milioni del 2017 ai 20 milioni del 2018 ed ai 30 milioni del 2019. Nel complesso, per le politiche antiviolenza, nel 2015-16 sono stati stanziati 39 milioni, nel 2017 21,6 milioni, nel 2018 35,4 milioni, nel 2019 37 milioni;
   sul riparto dei fondi, come ricordano anche i centri antiviolenza, permangono però le problematiche, già riscontrate in passato, nella distribuzione dei fondi da parte di alcune regioni e nella ripartizione dei finanziamenti; i medesimi centri segnalano altresì una distribuzione disomogenea tra le diverse regioni, alcune delle quali trasferiscono le risorse direttamente e tempestivamente, con procedure trasparenti, mentre altre le affidano agli enti locali competenti determinando rallentamenti burocratici;
   occorre dunque affrontare la questione del coordinamento tra il Dipartimento per le Pari Opportunità e le regioni, tra le regioni e i comuni e agire sulla governance territoriale delle risorse e sul monitoraggio delle stesse;
   le informazioni relative allo status dello stanziamento e all'assegnazione dei finanziamenti purtroppo sono accessibili solo in parte e dovrebbe essere garantita maggiore trasparenza su quante risorse sono destinate ai diversi target;
   nonostante il progressivo aumento dei fondi stanziati previsti dalla legge n. 119 del 2013, le effettive liquidazioni impiegano un minimo di due anni per essere concretamente erogate, con il conseguente rischio di chiusura dei centri antiviolenza; il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di erogazione dei fondi, firmato il 4 dicembre 2019, non è ancora disponibile nella Gazzetta Ufficiale;
   il ritardo nell'erogazione dei fondi anche da parte delle regioni è dovuto all'onerosità del procedimento amministrativo e anche alla carenza del personale impiegato nel Dipartimento per le Pari Opportunità, nelle regioni e negli enti locali –:
   quali iniziative si intenda adottare per rendere più tempestiva e trasparente la procedura di stanziamento e assegnazione dei fondi destinati ai centri antiviolenza. (3-01268)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasparenza amministrativa