ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01241

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 288 del 14/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/02/2020

SOLLECITO IL 26/02/2020

SOLLECITO IL 31/07/2020

SOLLECITO IL 11/09/2020

SOLLECITO IL 30/09/2020

SOLLECITO IL 14/12/2020

SOLLECITO IL 03/08/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01241
presentato da
ASCARI Stefania
testo di
Martedì 14 gennaio 2020, seduta n. 288

   ASCARI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la residenza Villa Margherita è un'azienda che svolge attività di assistenza agli anziani, inserita nella rete dei servizi sociosanitari accreditata dal comune di Modena;

   il sindacato Fp Cgil Modena ha proclamato tre giornate di sciopero per il 14, 17 e 21 dicembre alla residenza Villa Margherita;

   la proclamazione dello sciopero è avvenuta solo dopo vari tentativi di conciliazione, il primo lo scorso settembre in prefettura, poi nei tavoli aziendali, senza successo;

   oggetto della vertenza è l'applicazione del nuovo contratto collettivo Anaste ai circa 35 dipendenti, firmato da sindacati che non rappresentano i lavoratori dell'impresa: infatti, le lavoratrici e i lavoratori di Villa Margherita nei mesi scorsi hanno comunicato la loro piena dissociazione dal contratto firmato dai sindacati Snalv, Confsal, Confelp, Cse, Cse Sanità e Cse Fulscam, formalizzando specificatamente di non aver mai dato loro mandato a firmare, tant'è che l'adesione agli scioperi è stata pressoché totale;

   inoltre, il nuovo contratto collettivo Anaste sarebbe stato concluso in contrasto con la delibera della regione Emilia-Romagna n. 514/2009 e successive modifiche che impone ai soggetti gestori di servizi socio-sanitari, tra i quali anche i servizi di assistenza agli anziani, l'applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) sottoscritti con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative;

   dopo 9 anni di mancato rinnovo del contratto, la direzione di Villa Margherita aveva infatti comunicato nel mese di settembre direttamente alle lavoratrici e ai lavoratori l'intenzione di applicare il nuovo contratto Anaste dal 2020 che, secondo i sindacati confederali Cgil Cisl Uil, sarebbe un contratto «pirata», in quanto non rispondente al principio della rappresentanza sindacale;

   in particolare, si inserisce un aumento contrattuale di 39 euro mensili lordi, contro un aumento medio di oltre 80 euro sottoscritti nell'ultimo anno dalle categorie di Cgil, Cisl e Uil negli altri Ceni del settore socio-sanitario, aumento che, secondo i sindacati, sarà pagato dagli stessi lavoratori, attraverso i risparmi generati dalla riduzione di permessi, malattia, infortunio ed altri istituti;

   infatti, anche se l'orario di lavoro rimane a 38 ore settimanali, si introduce l'incremento aggiuntivo di due ore che non saranno considerate lavoro straordinario, né supplementare; i permessi vengono dimezzati da 51 a 26 ore annue; l'istituto della malattia sarà pagata dall'azienda solo nei primi 4 eventi e solo in alcuni casi; il periodo di comporto viene drasticamente ridotto e sarà molto più facile licenziare in caso di malattia;

   secondo quanto denunciato dai sindacati, il contratto sarebbe peggiorativo delle condizioni salariali e di lavoro e, di conseguenza, determinerebbe un peggioramento anche nella qualità del servizio verso una fascia sociale fragile come sono gli ospiti anziani, evidenziando, quindi, profili di rischio per la salute stessa dei lavoratori e dell'utenza;

   il rischio è che molte persone, tra mancato pagamento e rischio di licenziamenti, si recheranno al lavoro anche in condizioni fisiche non idonee, mettendo a rischio non solamente la salute di lavoratrici e lavoratori ma anche quella delle persone assistite;

   in altre parole, la direzione di Villa Margherita avrebbe deciso di applicare un contratto collettivo firmato con sindacati non rappresentativi dei lavoratori dell'impresa, nell'ambito di un servizio accreditato con il comune di Modena, in cui riceve finanziamenti pubblici;

   l'impresa e le istituzioni locali non hanno dato sinora risposta alcuna alle rivendicazioni dei lavoratori e non hanno preso una posizione –:

   se si intenda attivare, per quanto di competenza, l'ispettorato nazionale del lavoro al fine di verificare il rispetto della normativa in materia di lavoro, con particolare riferimento a quella in tema di tutela della salute e della sicurezza del personale, adottando le conseguenti iniziative ove si riscontrino situazioni di non conformità alla legge in relazione a quanto esposto in premessa;

   se si intenda promuovere, anche per il tramite della prefettura di Modena, l'istituzione di un tavolo di crisi aziendale.
(3-01241)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

rischio sanitario

sanita' pubblica