Legislatura: 18Seduta di annuncio: 282 del 23/12/2019
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/12/2019
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/12/2019
DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) ha definitivamente sentenziato, a seguito di apposita indagine sulla sicurezza delle telecomunicazioni, che le aziende cinesi nell'implementazione del 5G possono costituire un pericolo per la sicurezza nazionale;
in particolar modo, il Copasir ha precisato che «in Cina gli organi dello Stato e le stesse strutture di intelligence possono fare pieno affidamento sulla collaborazione di cittadini e imprese, e ciò sulla base di specifiche disposizioni normative»;
in particolare, verrebbe in rilievo la National Security Law di tale Paese che «obbliga, in via generale, cittadini e organizzazioni a fornire supporto e assistenza alle autorità di pubblica sicurezza militari e alle agenzie di intelligence»;
ulteriormente verrebbe in rilievo la Cyber Security Law di tale Paese che impone agli operatori di rete di «fornire supporto agli organi di polizia e alle agenzie di intelligence nella salvaguardia della sicurezza e degli interessi nazionali»;
il Copasir ha ulteriormente affermato, qualora ve ne fosse bisogno, che le esigenze commerciali e di economicità, connesse alla costruzione della rete 5G, certamente debbono avere carattere recessivo rispetto alla prioritaria esigenza della sicurezza nazionale;
lapidariamente il Copasir ha rivolto al Governo e agli organi competenti una sollecitazione affinché, anche alla luce della disciplina di cui al decreto-legge n. 105 del 2019, valutino seriamente la possibilità e l'opportunità, a salvaguardia della sicurezza nazionale, dell'esclusione diretta degli operatori cinesi, fra cui Huawei, che possano costituire una minaccia per la sicurezza delle reti informatiche italiane;
ulteriormente il Copasir ha precisato che, in caso di esclusione delle aziende cinesi, secondo alcuni auditi si potrebbe comunque proseguire nella implementazione delle infrastrutture e degli apparati collegati al 5G, senza particolari ritardi nello sviluppo della nuova tecnologia e con maggiori costi quantificabili in circa 600 milioni di euro;
sulla scorta delle sopra indicate considerazioni in ordine alla minaccia informatica e alla possibilità di spionaggio, la Germania ha recentemente bloccato un contratto tra Deutsche Telecom e Huawei per la fornitura di apparecchiature di radio-trasmissione;
il Ministro dello sviluppo economico Patuanelli, nel corso di intervista a La Stampa del 22 dicembre 2019, ha testualmente dichiarato «Huawei offre le soluzioni migliori ai prezzi migliori», ad avviso dell'interrogante con ciò dimostrando, da una parte, di minimizzare i rischi paventati dal Copasir e, dall'altro, di non comprendere l'appello a conferire alla sicurezza nazionale valore maggiore ed assorbente rispetto ad altri valori, fra cui l'economicità dell'operazione –:
se il Governo intenda raccogliere le preoccupazioni espresse dal Copasir e conseguenzialmente adottare le iniziative di competenza per escludere, seguendo l'esempio della Germania, Huawei e le aziende cinesi dalla implementazione del 5G;
in ogni caso, anche alla luce della normativa di cui al decreto-legge n. 105 del 2019, quali siano le iniziative che il Governo intenda assumere a tutela della sicurezza nazionale.
(3-01229)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sicurezza pubblica