ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01019

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 235 del 09/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: POTENTI MANFREDI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 09/10/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01019
presentato da
POTENTI Manfredi
testo di
Mercoledì 9 ottobre 2019, seduta n. 235

   POTENTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   presso il carcere di San Gimignano (Siena) sono avvenuti vari episodi di condotte violente da parte di detenuti. Da uno di questi casi, accaduto nel novembre del 2018, si è anche sviluppata una procedura di indagine della procura di Siena che ha portato al provvedimento di interdizione dal lavoro per quattro agenti penitenziari, con un totale di 15 indagati che potrebbero venire rinviati a giudizio per reati vari tra cui quello di tortura;

   in occasione del dibattito pubblico che si è sviluppato attorno all'episodio si sono distinti gli interventi dei vari garanti dei detenuti. Sul territorio nazionale operano, infatti, anche garanti regionali, provinciali e comunali le funzioni dei quali sono definite dai relativi atti istitutivi. I garanti sono deputati a ricevere segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria, sui diritti dei detenuti eventualmente violati o parzialmente attuati e si rivolgono all'autorità competente per chiedere chiarimenti o spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie. Il loro operato si differenzia pertanto nettamente, per natura e funzione, da quello degli organi di ispezione amministrativa interna e della stessa magistratura di sorveglianza;

   tuttavia, ed in relazione all'episodio di San Gimignano, il comportamento dei garanti si è distinto per una presa di posizione contro l'amministrazione penitenziaria attraverso dichiarazioni di stampa, ad avviso dell'interrogante, inopportune o del tutto apodittiche. Infatti, la presidente dell'associazione «Altro Diritto» Sofia Ciuffoletti garante dei diritti dei detenuti presso il carcere «Ranza» di San Gimignano afferma al Corriere Fiorentino del 24 settembre 2019 che l'ex direttrice «impediva ai malati di uscire per le cure perché convinta che l'area sanitaria fosse di manica troppo larga» e «aveva un'idea di direzione del carcere di stampo ottocentesco»;

   nello stesso articolo sostiene esistere «lotte di potere dentro le varie aree del carcere in assenza di una direzione stabile»; poi, afferma di aver «raccolto testimonianze» del personale medico riguardo le violenze l'articolo citato del Corriere fiorentino riporta altresì: «erano attentissimi alla sicurezza. Pochissimo ai diritti». Sul fatto interviene anche il Garante regionale per la Toscana Franco Corleone il quale, intervistato da «Il dubbio» del 24 settembre 2019 parla di «potere autogestito all'interno del carcere» e di un carcere che sarebbe «una riserva a sé stante» oltre ad un «arretramento culturale per quanto riguarda il senso della pena» a «causa del governo precedente»;

   a parere dell'interrogante, dichiarazioni di tale tenore appaiono del tutto estranee al semplice esercizio della funzione di garanti per gli interessi dei detenuti essendo più che frequentemente esternazioni generiche ed apodittiche nonché, potenzialmente, in grado di condizionare il comportamento e le aspettative dei detenuti quando non anche il convincimento ed il giudizio degli organi inquirenti e giudicanti sui possibili fatti di reato –:

   quali iniziative di competenza, in particolare di carattere normativo, il Ministro interrogato intenda adottare per definire in maniera puntuale le funzioni dei Garanti regionali, anche nel rispetto degli organi dell'amministrazione penitenziaria, affinché i rapporti fra i Garanti regionali e autorità nazionali siano improntati ad una più leale e fattiva collaborazione.
(3-01019)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

comunicato stampa

inchiesta giudiziaria