ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00960

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 224 del 17/09/2019
Firmatari
Primo firmatario: SCOMA FRANCESCO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/09/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/09/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00960
presentato da
SCOMA Francesco
testo di
Martedì 17 settembre 2019, seduta n. 224

   SCOMA. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   il quotidiano la Repubblica del 12 agosto 2019 riporta la notizia che l'Ospedale Civico di Palermo ha affidato la direzione del reparto di nefrologia alla dottoressa Flavia Caputo che era stata precedentemente posta in quiescenza dal 1° luglio 2019;

   l'assessorato regionale alla salute fin dal 12 luglio 2019 ha, infatti, autorizzato Asp e ospedali a stipulare contratti a prestazione gratuita ai pensionati nelle more della conclusione dei concorsi. Un provvedimento giustificato dalla necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza e nonché da una delibera della giunta regionale che ha predisposto un piano per fronteggiare la carenza di medici in corsia, prevedendo, oltre alla possibilità di reclutare pensionati, anche quella di sottoscrivere contratti con neolaureati senza specializzazione;

   il Cimo – Sindacato dei medici – ha duramente contestato la scelta della regione affermando che «Lascia particolarmente perplessi l'input fornito dalla Regione con apposita Circolare alle varie Aziende Sanitarie siciliane per il reclutamento di medici in quiescenza, a titolo gratuito, per garantire i livelli essenziali di assistenza nei nostri ospedali»;

   come noto, in tema di incarichi nella pubblica amministrazione per il personale in quiescenza il decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114, modificando l'articolo 5, comma 9, della legge n. 135 del 2012 vieta di conferire incarichi «a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza»;

   la circolare n. 6 del 2014 del Dipartimento della funzione pubblica ha, successivamente, confermato la ratio della disciplina normativa osservando che «In considerazione degli obiettivi perseguiti dal legislatore, deve ritenersi che la nuova disciplina prevalga su quelle precedenti, anche speciali, che consentano il conferimento di incarichi o cariche, rientranti tra quelli ormai vietati, a soggetti in quiescenza»;

   in conclusione, è del tutto evidente che il servizio sanitario nazionale oggi si trova di fronte ad una gravissima carenza di dottori, infermieri e medici di famiglia, con pesanti ricadute sulle prestazioni e sulla tutela della salute dei cittadini, nonostante la Costituzione sancisca il diritto alla salute;

   confrontando i pensionamenti con le stime dei medici specializzati assunti dal servizio sanitario nazionale nei prossimi anni, i sindacati di categoria hanno calcolato che diverse discipline mediche affronteranno una grave carenza di specialisti;

   alle difficoltà causate dall'impatto dei pensionamenti va aggiunta, infatti, l'insufficiente compensazione causata dal cosiddetto «imbuto formativo», il grande ingorgo formatosi all'ingresso della carriera medica in ragione del basso numero di borse di specializzazione disponibili;

   secondo i dati del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nell'anno accademico 2017/18 i posti disponibili nelle scuole di specializzazione erano 7.164, a copertura di meno dell'80 per cento dei 9.252 neo-laureati in medicina nell'anno precedente. Considerando anche gli attuali specializzandi, ciò comporterà un influsso annuale di circa 7 mila nuovi medici per i prossimi 3-5 anni. L'entità del saldo negativo dipenderà dall'impatto finale di quota 100, ma gli entranti potrebbero coprire solo circa il 30 per cento dei posti vacanti –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere abbia assunto per affrontare la grave carenza di personale nel servizio sanitario nazionale, che si ripercuote sulle condizioni di lavoro ormai insostenibili, e per garantire il diritto alla salute dei cittadini.
(3-00960)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

diritto alla salute

medico