ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00909

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 216 del 26/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00909
presentato da
FIORINI Benedetta
testo di
Venerdì 26 luglio 2019, seduta n. 216

   FIORINI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nonostante le assicurazioni fornite da Lactalis anche nell'incontro in regione Emilia-Romagna, è arrivato dalle rappresentanze sindacali unitarie ai lavoratori della Parmalat di Collecchio l'annunzio di un licenziamento collettivo di 30 persone, con decorrenza 1° settembre 2019. Lavoratori a cui non verrà garantita la possibilità di ricollocamento all'interno del gruppo, anche in altre sedi e con altre mansioni;

   gli esuberi, era stato annunciato, avrebbero dovuto riguardare Parmalat Corporate nelle attività internazionali e di finanza, a causa dell'uscita della borsa italiana del titolo Parmalat e della eliminazione della funzione corporate legata alle consociate estere;

   l'operazione, invece, si starebbe scaricando su 26 impiegati e 4 dirigenti tutti over 50, la quasi totalità donne, per le quali trovare un nuovo impiego sarà missione quasi impossibile. Ci sono 26 famiglie di impiegati di fatto «spacciati» per top manager;

   si tratterebbe di soggetti la quasi totalità estranei alla Parmalat Corporate, ma che sono quelli che dopo il crack del dicembre 2003 si sono rimboccati le maniche, lavorando sodo per salvare l'azienda;

   è la prima volta che in Parmalat si applica una procedura di licenziamento collettivo. Il vantaggio per l'azienda si tradurrà nella sostituzione degli esuberi con nuovi assunti con contratti depotenziati nelle tutele dalle nuove leggi sul mercato del lavoro. E tutto questo avviene mentre Lactalis annuncia nuove acquisizioni, a riprova della solidità della multinazionale francese;

   l'azienda parla di «cambiamenti insignificanti, lo 0,11 per cento dei dipendenti», il che, su un totale di 80.000 dipendenti, significa oltre 80 persone;

   nel rispondere ad una interrogazione in merito alla riorganizzazione della Parmalat in Italia, il viceministro Dario Galli il 20 febbraio 2019 si era detto «...disponibile ad aprire un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti, al fine di conoscere gli orientamenti dell'Azienda e, qualora fosse necessario, di intervenire per contrastare...» la perdita di gestione e di posti di lavoro di una così importante realtà del settore agroalimentare del nostro Paese;

   nell'interpellanza n. 2-00359 del 18 aprile 2019 presentata dall'interrogante, ancora senza risposta, si paventava per Parmalat «un futuro da azienda puramente commerciale, con inevitabili riflessi occupazionali sul management italiano, con infine inevitabile storno della gran parte degli asset positivi in terra francese»;

   ora pare che Lactalis vada anche più in là: si libera, con quella che appare all'interrogante la scusa della ristrutturazione della funzione corporate, di lavoratori che ritiene troppo costosi, nonostante la multinazionale sia in ottima salute economica. E molti temono che sia solo l'inizio, visto l'annuncio della prossima chiusura del centro ricerche –:

   se non si ritenga opportuno attivare con Lactalis il tavolo di confronto di cui in premessa, al fine di tutelare tutti i lavoratori della Parmalat.
(3-00909)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuti alla riqualificazione

licenziamento collettivo

assunzione