Legislatura: 18Seduta di annuncio: 213 del 23/07/2019
Primo firmatario: DELRIO GRAZIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 MELILLI FABIO PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 NOBILI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 MARATTIN LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019 PADOAN PIETRO CARLO PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2019
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 24/07/2019 Resoconto MARATTIN LUIGI PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 24/07/2019 Resoconto CONTE GIUSEPPE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 24/07/2019 Resoconto MARATTIN LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 24/07/2019
SVOLTO IL 24/07/2019
CONCLUSO IL 24/07/2019
DELRIO, ROTTA, BORDO, GRIBAUDO, MELILLI, CARNEVALI, DI GIORGI, LEPRI, MORANI, NOBILI, PEZZOPANE, POLLASTRINI, VISCOMI, DE MARIA, ENRICO BORGHI, FIANO, MARATTIN e PADOAN. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri
. — Per sapere – premesso che:
dopo un lungo e velleitario braccio di ferro, il Governo ha accolto le richieste della Commissione europea e approvato una manovra correttiva consistente, ma necessaria, per il 2019, risparmiando al Paese una procedura per debito eccessivo che avrebbe prodotto ulteriori gravissimi danni all'economia;
in base alle ultime stime di crescita delle maggiori istituzioni internazionali, l'Italia sarà all'ultimo posto nell'Euroarea nel 2019 e nel 2020, con un tasso di disoccupazione in aumento, in controtendenza rispetto a tutti gli altri Stati membri;
nel 2020 le prospettive economiche e finanziarie risultano pertanto ancor più precarie, anche considerato che il Governo si è impegnato con la Commissione europea, nella lettera del 2 luglio 2019, a raggiungere nel 2020 un aggiustamento strutturale coerente con il Patto di stabilità e crescita e con il Parlamento a sterilizzare le clausole di salvaguardia previste a legislazione vigente, nonostante il documento di economia e finanza incorporasse l'aumento dell'Iva nell'obiettivo di riduzione del deficit;
oltre ai 23,1 miliardi di euro per impedire l'aumento dell'Iva, alla stima del documento di economia e finanza di 2,7 miliardi di euro per finanziare le politiche invariate e di 1,8 miliardi di euro di nuovi investimenti, nella legge di bilancio per il 2020 potrebbe essere necessario reperire risorse per dare seguito ai reiterati annunci di alcuni esponenti del Governo, effettuati anche durante irrituali incontri con le parti sociali, in materia di flat tax per almeno 15 miliardi di euro, di abolizione del «bollo auto» per circa 6,5 miliardi di euro e di altre misure non specificate, tra cui la riduzione del cuneo fiscale;
alla mole dell'impegno finanziario ha fatto da contropartita solo l'indicazione di generiche coperture basate su «una nuova spending review e una revisione delle tax expenditures», che rende evidente quanto gli impegni richiedano una valutazione attenta, finora mancata, nel quadro dei vincoli alla finanza pubblica che il Governo ha assicurato di rispettare, a meno di inaccettabili interventi restrittivi sul welfare;
l'assenza di coperture credibili farebbe, inoltre, venire meno l'atteggiamento più favorevole che i mercati hanno recentemente manifestato, con ulteriori aggravi per il bilancio pubblico –:
come il Governo intenda, al netto della propaganda, conciliare il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica e degli impegni assunti con il Parlamento, senza effettuare tagli alla spesa sociale e alle agevolazioni fiscali che risulterebbero insostenibili per famiglie e imprese, assicurando altresì un maggior sostegno alla crescita, pur in mancanza di un quadro organico di riforme strutturali che, ad avviso degli interroganti, il Governo continua a ignorare.
(3-00896)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):bilancio dello Stato
conseguenza economica
costo sociale