Legislatura: 18Seduta di annuncio: 208 del 15/07/2019
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Data firma: 15/07/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 15/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 16/07/2019 Resoconto GIULIANO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 16/07/2019 Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/07/2019
DISCUSSIONE IL 16/07/2019
SVOLTO IL 16/07/2019
CONCLUSO IL 16/07/2019
TOCCAFONDI. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
con la legge di bilancio per il 2019, il Governo riduce significativamente le ore di alternanza scuola-lavoro nelle superiori;
l'alternanza scuola-lavoro nasce per portare anche in Italia la metodologia didattica duale con la quale gli studenti di ogni indirizzo. Una metodologia didattica differente dalla classica lezione frontale, ma che rappresenta scuola a tutti gli effetti e per questo valutata e monitorata;
nonostante varie criticità, l'alternanza scuola-lavoro ha dimostrato la sua utilità, perché ha aperto le porte della scuola al mondo esterno, mostrando che il lavoro oggi richiede non solo conoscenze disciplinari, ma anche competenze trasversali;
si riportano alcuni dati utili: hanno partecipato all'alternanza scuola-lavoro il 90 per cento degli studenti dell'ultimo triennio delle scuole statali e il 76 per cento delle paritarie. Sono stati attivati ben 76.246 percorsi, coinvolgendo 6.000 scuole al 3o, 4o e 5o anno di corso statali e paritarie. Le imprese hanno ospitato il 43 per cento degli studenti in alternanza scuola-lavoro, seguite da enti del terzo settore (11 per cento) e università (7 per cento). Ci sono state esperienze nelle stesse scuole (10 per cento). Alcuni casi di sfruttamento lavorativo degli studenti hanno avuto molta eco sui media, ma per fortuna il numero, secondo il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sarebbe molto limitato. È possibile scaricare ogni dato dal focus del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca riferito all'anno scolastico 2016/2017;
il Governo, invece di continuare in questo percorso che ha avuto un trend positivo, sia qualitativamente che quantitativamente, ha previsto un taglio delle ore minime: 90 ai licei (erano 200), 150 ai tecnici e 180 ai professionali (erano 400 per entrambi). Il calo del 58 per cento del monte-ore si applica anche ai fondi stanziati, con una riduzione pari a 56,5 milioni di euro dal 2019;
dopo l'anno scolastico 2017-2018 era previsto un bilancio del primo triennio, da cui ricavare dati oggettivi per migliorare un'esperienza che ha già coinvolto circa 1.400.000 studenti e molti loro docenti. Per farlo il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca aveva creato un Osservatorio nazionale dell'alternanza scuola-lavoro. Il Governo sembra fino ad ora ignorare i dati del monitoraggio. Invece di completare i monitoraggi, incoraggiare le migliori esperienze, isolare quelle che si limitano ai meri adempimenti formali, si è ingranata la retromarcia, cancellando pure l'espressione «alternanza scuola-lavoro»; d'ora in poi si parlerà di «percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento»;
la scelta lascia estremamente perplessi: si premia chi ha ignorato le norme, mortificando invece l'impegno di chi si è dato da fare per rispettarle. Ci si chiede quale messaggio si stia dando agli studenti impegnati in quei percorsi;
le competenze trasversali, ormai fondamentali in un qualunque percorso educativo-formativo, richiedono una maturazione che naturalmente ha tempi lunghi e chiama in causa l'intera struttura curricolare. Non è con l’«elemosina» di meno di un'ora alla settimana ai licei che si vince la sfida oggi più complessa per i sistemi educativi. Il passo indietro del Governo sull'alternanza scuola-lavoro sembra non solo un brutto segnale per gli studenti e i docenti che avevano provato ad alzare lo sguardo oltre le mura scolastiche e a dialogare con oltre 208 mila strutture ospitanti. È un indizio dell'assenza di una visione chiara di scuola del futuro per i nostri figli alla quale ispirare le politiche –:
quali siano i risultati del monitoraggio del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca relativi all'anno scolastico 2017/2018 e quale percorso il Ministro interrogato intenda seguire alla luce dei dati del monitoraggio. (3-00872)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rapporto scuola-vita professionale