Legislatura: 18Seduta di annuncio: 179 del 28/05/2019
Primo firmatario: BAZOLI ALFREDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 FERRI COSIMO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 ANNIBALI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 VAZIO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 29/05/2019 Resoconto MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 29/05/2019 Resoconto BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA) REPLICA 29/05/2019 Resoconto BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 29/05/2019
SVOLTO IL 29/05/2019
CONCLUSO IL 29/05/2019
BAZOLI, VERINI, MORANI, BORDO, MICELI, FERRI, ANNIBALI, VAZIO, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI e FIANO. —
Al Ministro della giustizia
. — Per sapere – premesso che:
fino ad ora le politiche di questo Governo in materia di giustizia sono state caratterizzate, ad avviso degli interroganti, da annunci roboanti volti a sollecitare gli istinti e ad alimentare le paure, pur sempre comprensibili, dei cittadini e da provvedimenti «spot» e disorganici, solo fintamente securitari, che si sono tradotti, invece, in significativi passi indietro rispetto alle riforme e agli obiettivi che nella XVII legislatura i precedenti Governi avevano ottenuto;
in tema di sovraffollamento delle carceri le misure alternative sono tali non perché alternative alla pena, ma perché alternative alla detenzione inframuraria, che si è rivelata nel tempo, anche per l'eccesso di popolazione detenuta, inadeguata a soddisfare i molti bisogni trattamentali e quindi a contenere il rischio della recidiva, che è il vero problema nascosto dietro la formula «certezza della pena»;
la lettura dei dati statistici ha consegnato il 2018 alla storia come l’annus horribilis del sistema carcerario: 67 suicidi (record in negativo dal 2009) e 100 decessi, 59.655 detenuti presenti a fronte di 50.581 posti regolamentari (con una presenza media pari a 58.872, la più alta dopo la «sentenza Torreggiani» e con un terzo non definitivi), 52 «bambini in cella», un tasso di sovraffollamento medio, sulla carta, pari a 117,94 per cento (in realtà molto di più considerato che, per come ammesso dal capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di recente, esistono ulteriori 4.600 posti regolamentari per nulla utilizzabili) sono numeri emblematici del drammatico stato dell'esecuzione penale in Italia;
gli interventi di questo Governo in materia di giustizia e, in particolare, di giustizia penale e di carceri sono stati caratterizzati, ad avviso degli interroganti, da una grave disorganicità e da una illogicità che ci condurrà, inevitabilmente, a una minor certezza della pena e ad un aumento della recidiva con conseguente minor sicurezza per i cittadini –:
se il Ministro interrogato non ritenga di dover fornire ogni informazione utile, con dati aggiornati, in merito all'attuale situazione delle carceri e allo stato di avanzamento dell'edilizia carceraria per la quale sono state ridotte pesantemente le risorse per il comparto giustizia e se non ritenga, inoltre, necessario prevedere l'adozione di iniziative per lo stanziamento di risorse atte a favorire il decremento della popolazione penitenziaria e concorrere così a determinare positivi effetti, anche in termini di complessiva sicurezza sociale in ragione della conseguente riduzione della recidiva. (3-00745)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sicurezza pubblica
esecuzione della sentenza
politica del governo