ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00632

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 146 del 21/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: MANDELLI ANDREA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00632
presentato da
MANDELLI Andrea
testo di
Giovedì 21 marzo 2019, seduta n. 146

   MANDELLI e SACCANI JOTTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nell'edizione 2018 del «Global status report on alcohol and health», che presenta un quadro completo del consumo di bevande alcoliche e del carico di malattia attribuibile all'alcol in tutto in mondo e che descrive le azioni dei Paesi per ridurre questo grave problema di sanità pubblica, ha segnalato che, in tutto il mondo, nel 2016, più di 3 milioni di persone sono morte a causa di un uso dannoso di alcol (il 5,3 per cento di tutti i decessi). L'uso dannoso di bevande alcoliche è un fattore causale in oltre 200 malattie, incluso il cancro, e di situazioni d'infortunio e incidentalità. L'uso di alcol, ai livelli medi di circa 30 grammi di consumo medio pro capite, genera ogni anno, complessivamente, il 5,1 per cento del carico globale di malattia e infortuni – misurato in anni di vita persi per malattia, disabilità o morte prematura (DALYs, Disability Adjusted Life Years);

   a livello mondiale si stima che 237 milioni di uomini e 46 milioni di donne soffrano di disturbi legati al consumo di alcol, con le prevalenze più alte nella regione europea (14,8 per cento uomini e 3,5 per cento donne) e in quella delle Americhe (11,5 per cento uomini e 5,1 per cento donne);

   in tutto il mondo, più di un quarto (27 per cento) di tutti i ragazzi di 15-19 anni consuma alcolici e i tassi di consumo di alcol per questa fascia d'età sono in assoluto e per frequenza i più alti registrati: in Europa (44 per cento), Americhe (38 per cento) e Pacifico occidentale (38 per cento). Alcune indagini svolte a livello scolastico indicano che, in molti Paesi, l'uso di alcol inizia ben prima dei 15 anni con differenze molto piccole tra ragazzi e ragazze;

   la tendenza in Italia è misurata attraverso il Sisma (Sistema monitoraggio alcol), gestito dall'Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell'Istituto superiore di sanità e dal Centro Oms per la ricerca e la promozione della salute sull'alcol, a fronte del mandato del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulle sorveglianze, producendo la statistica formale del piano statistico nazionale confluente nella relazione annuale del Ministro della salute al Parlamento ai sensi della legge n. 125 del 2001;

   in Italia, si stimano 800 mila minorenni italiani di età compresa tra i 16 e i 17 anni a fronte di 8,6 milioni di adulti che cadono nella stessa emergenza. Sono gli adolescenti che fanno abuso di alcol, con punte che toccano anche gli 11-12 anni, non soltanto nelle uscite serali con gli amici ma anche lontano dai pasti, in alcuni casi al parco dopo scuola;

   basti pensare che nella fascia tra i 18 e i 24 anni l'abitudine più diffusa è quella del binge drinking, ovvero l'assunzione di bevande alcoliche al di fuori dei pasti in un breve arco di tempo: fenomeno che riguarda il 17 per cento del campione interessato da uno studio svolto a cura della Casa del Giovane di Pavia e della Fondazione Exodus;

   secondo l'Oms ogni Paese dovrebbe impegnarsi a ridurre i costi sanitari e sociali legati all'uso dannoso di sostanze alcoliche, promuovendo azioni di provata efficacia e incentivando le campagne informative anche presso le scuole di ogni ordine e grado –:

   quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato per ridurre il consumo di alcol, soprattutto tra i giovanissimi, e ridurre altresì sensibilmente i 25 miliardi di euro stimati dall'Oms, di costi sanitari e sociali legati all'abuso di alcol.
(3-00632)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

consumo

alcolismo