Legislatura: 18Seduta di annuncio: 139 del 11/03/2019
Primo firmatario: MANDELLI ANDREA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/03/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/03/2019
MANDELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il 27 febbraio 2019 è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'economia e delle finanze un avviso pubblico di manifestazione di interesse per il conferimento di incarichi a titolo gratuito della durata di due anni per svolgere attività di consulenza presso la IV direzione del dipartimento del tesoro del predetto Ministero;
la IV direzione del dipartimento del tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze chiede, quali requisiti di partecipazione, «una consolidata e qualificata esperienza accademica e/o professionale documentabile (di almeno 5 anni), anche in ambito europeo o internazionale, negli ambiti tematici del diritto societario, bancario, pubblico dell'economia o dei mercati finanziari o dei principi contabili e bilanci societari»;
la consulenza ha ad oggetto la trattazione di tematiche complesse attinenti al diritto – nazionale ed europeo – societario, bancario e/o dei mercati e intermediari finanziari, in vista anche dell'adozione e/o integrazione di normative primarie e secondarie ai fini, tra l'altro, dell'adeguamento dell'ordinamento interno alle direttive/regolamenti comunitari;
l'articolo 6, comma 7, del decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, impone a tutte le pubbliche amministrazioni limiti stringenti di spesa annua per studi e incarichi di consulenza, tale per cui essa non può essere superiore al 20 per cento di quella sostenuta dalla stessa amministrazione nel 2009;
la IV direzione del dipartimento del tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze non tiene conto del fatto che, con la legge 27 dicembre 2017, n. 205, è entrato in vigore il principio dell'equo compenso, in forza del quale è fatto preciso obbligo a una serie di «contraenti forti» (tra cui le pubbliche amministrazioni) di garantire al professionista incaricato un compenso commisurato alla quantità e alla qualità del lavoro richiesto ed effettivamente svolto;
il Consiglio di Stato, da ultimo con la sentenza 4780/2018, pronunciandosi su un ricorso di un architetto contro il comune di Bari, ha ribadito che il compenso professionale non deve essere palesemente irrisorio e lesivo della dignità professionale;
gli enti che rappresentano e tutelano il mondo delle professioni hanno immediatamente rappresentato al Ministro interrogato la necessità di tutelare il lavoro e professionalità dei singoli professionisti iscritti e, in una logica di collaborazione istituzionale, i Consigli nazionali degli avvocati, dei notai e dei commercialisti si sono resi disponibili a supportare l'attività della pubblica amministrazione attraverso le proprie strutture ed i propri centri studi, in una logica di confronto e approfondimento di tematiche complesse che rientrano nell'oggetto proprio della professioni di cui sono espressione, senza nulla pretendere –:
quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato per garantire il rispetto della legge n. 205 del 2017 da parte della IV direzione del dipartimento del tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze, onde evitare che sia proprio un'articolazione centrale dello Stato a disattendere un principio di civiltà espresso da una legge dello Stato.
(3-00602)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):esperienza professionale
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