ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00570

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 135 del 01/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 28/02/2019
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 28/02/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/02/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00570
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Venerdì 1 marzo 2019, seduta n. 135

   CIABURRO, CARETTA e GEMMATO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nelle zone di montagna e periferiche, nonché geograficamente disagiate, le farmacie e i dispensari farmaceutici costituiscono un importante punto di riferimento che offre un servizio pubblico sociale indispensabile per la popolazione ivi residente. Le «farmacie rurali», cioè quelle situate in centri con meno di 5.000 abitanti, che ad oggi sono circa 6.800 (un terzo del totale delle farmacie del territorio italiano), svolgono un'importante funzione sociale per circa 10 milioni di cittadini, in quanto rappresentano spesso l'unico presidio sanitario esistente sul territorio. Equamente divise in tutta Italia, circa 2.000 si trovano in comuni sotto i 1.500 abitanti, che servono 2 milioni di persone, in genere anziani e persone a basso reddito;

   in questo contesto è a dir poco preoccupante l'allarme lanciato dal sindacato dei farmacisti rurali di Federfarma e da FederAnziani. Molte delle farmacie sopracitate, il cui lavoro risulta essere indispensabile per i comuni montani, rurali e delle isole minori, rischiano di non poter proseguire la propria attività in ragione a problematiche riferite al fatturato e alla gestione. Le cause della crisi che stanno affrontando le «farmacie rurali» vanno individuate sia nel progressivo spopolamento delle zone e dei comuni nel quale operano, sia nel calo della spesa farmaceutica convenzionata, e quindi nella conseguente impossibilità delle farmacie di erogare i medicinali dispensati dal servizio sanitario nazionale;

   la chiusura delle «farmacie rurali» priverebbe i soggetti più fragili dei servizi fondamentali di prevenzione, assistenza e supporto che queste strutture forniscono in aree delicate del nostro Paese. Infatti, i malati cronici e gli anziani rischiano di essere abbandonati a loro stessi, privati di un punto di riferimento per la loro salute, e sarebbero per questo costretti, in condizione di salute precaria, a fare chilometri di strada per una terapia o un medicinale;

   è impossibile permettere che un servizio così essenziale per la popolazione venga depotenziato. Occorre dunque individuare soluzioni che consentano non solo la sopravvivenza, ma anche il potenziamento del servizio garantito dalle farmacie in comuni e in borghi dove spesso mancano gli ambulatori medici e i servizi essenziali –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda porre in essere al fine di scongiurare la chiusura di questi vitali «presidi sanitari», in modo tale da continuare a garantire un servizio pubblico così essenziale nei piccoli comuni del territorio.
(3-00570)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regione montana

spese farmaceutiche

farmacologia