Legislatura: 18Seduta di annuncio: 122 del 07/02/2019
Primo firmatario: GIACOMETTO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 07/02/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 22/10/2019 Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 22/10/2019 Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 22/10/2019
SVOLTO IL 22/10/2019
CONCLUSO IL 22/10/2019
GIACOMETTO e BIGNAMI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
l'Inps, Istituto nazionale della previdenza sociale, è l'ente previdenziale di riferimento del sistema pensionistico pubblico italiano e tale ente si trova a essere sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
nelle scorse settimane il periodico Panorama ha condotto un'inchiesta rispetto all'imponente patrimonio immobiliare dell'Inps, dimostrando quanto l'attuale governance dell'ente stia disattendendo gli obiettivi che si era data nel 2014 in merito a vendite e dismissioni;
l'Inps ha un patrimonio immobiliare di 3,1 miliardi di euro stimato alla fine del 2017, suddiviso in più di 30.000 proprietà. Di questi, 1,2 miliardi di euro è il valore di circa 11.000 tra palazzi e appartamenti, dei quali più di 4.000 sono sfitti o occupati abusivamente secondo le stime della Corte dei conti, che ha «bocciato» proprio nel 2017 la gestione del patrimonio di Inps;
il piano di dismissioni del presidente Boeri prevedeva, nel solo 2018, incassi per 90 milioni di euro. Dopo aver rivisto la stima a 50 milioni di euro nel giugno 2018, si è chiuso l'anno con meno di 19 milioni di euro di incassi, un quinto dell'obiettivo;
in particolare, l'inchiesta mette a nudo una gestione del tutto anti-economica rispetto al tema degli affitti. Nel 2016 l'Inps ha infatti incassato poco meno di 50 milioni di euro di canoni d'affitto da 9.311 immobili locati, con i restanti 20.000 sfitti o occupati abusivamente. L'Inps, a sua volta, per affittare immobili destinati ai propri uffici, spende 87 milioni di euro l'anno. Si tratta, a giudizio degli interroganti, di un'assurdità oltre che di una vergognosa modalità di gestione dei fondi pubblici;
nella sola Firenze risultano quasi 700 immobili di proprietà Inps. In un anno, però, si raccoglie circa 1 milione di euro in affitti, per poi spendere 1,6 milioni di euro per l'affitto della sede Inps di Firenze. Vicenda analoga avviene a Bologna: 2 milioni di euro di incassi dagli affitti e 2,6 milioni di euro di spesa per la sola sede Inps di Bologna. Regno degli sprechi è anche il Piemonte, dove, a fronte di 1 milione di euro di incasso su tutto il territorio regionale, l'Inps spende poi 4,6 milioni di euro per i vari uffici territoriali piemontesi;
ogni immobile posseduto dall'Inps non è soltanto un cespite iscritto a bilancio, ma fa parte del capitale posto a garanzia delle pensioni –:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, in forza delle funzioni di vigilanza, adottare iniziative nei confronti dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, al fine di verificare la situazione esposta in premessa;
se non ritenga opportuno fornire elementi sullo stato di attuazione del piano di dismissioni immobiliare dell'ente.
(3-00504)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):proprieta' immobiliare
sicurezza e sorveglianza
iscrizione in bilancio