ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00491

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 118 del 31/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/01/2019
Stato iter:
02/04/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/04/2019
Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 02/04/2019
Resoconto ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/03/2019

DISCUSSIONE IL 02/04/2019

SVOLTO IL 02/04/2019

CONCLUSO IL 02/04/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00491
presentato da
ASCARI Stefania
testo presentato
Giovedì 31 gennaio 2019
modificato
Martedì 2 aprile 2019, seduta n. 154

   ASCARI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il gruppo Cremonini, attraverso Inalca s.p.a., è leader assoluto in Italia e uno dei maggiori player europei nel settore delle carni bovine, detiene la leadership nella produzione di hamburger ed è il più grande produttore italiano di carni in scatola;
   nel 2017 il settore produzione del gruppo ha realizzato ricavi totali per quasi 2 miliardi di euro, il margine operativo lordo ha raggiunto i 109,1 milioni di euro, mentre il risultato operativo è stato pari a 52,3 milioni di euro;
   l'intero settore della produzione del gruppo Cremonini può contare in Italia 12 stabilimenti, di cui 9 dedicati alla produzione di carni bovine e 3 attivi nell'area salumi e snack e gastronomia pronta, mentre all'estero è presente con 27 piattaforme logistico-distributive;
   i dipendenti del settore produzione del gruppo sono circa 5.500, di cui oltre 1.300 distribuiti tra Russia e Africa;
   nei 9 stabilimenti di produzione di carne lavorano 1.050 dipendenti, oltre a altri 1.000 dipendenti della Gescar srl, impresa appaltatrice completamente controllata da Inalca, che somministra manodopera, attraverso appalti e affitti di rami d'azienda, a Inalca stessa;
   Inalca s.p.a., dal 2014, è una partecipata da « IQ made in Italy», una joint venture tra il Fondo strategico italiano e Qatar investment authority, che con una partecipazione di 165 milioni di euro detiene il 28,4 per cento di azioni di Inalca;
   il Fondo strategico italiano è una società di investimento di capitale di rischio con circa 4,4 miliardi di euro di capitale, il cui azionista strategico è la Cassa depositi e prestiti che detiene l'80 per cento della società, mentre Banca d'Italia detiene il restante 20 per cento;
   Inalca, a maggio 2015, ha disdetto il contratto d'appalto con Consorzio Euro 2000, cooperativa appaltatrice che somministrava manodopera all'interno degli stabilimenti Inalca di Lodi, Castelletto e Rieti;
   dal 1o giugno 2015 al 16 dicembre 2015 i 900 lavoratori sono stati assunti a tempo determinato dalla Trenkwalder, impresa interinale, che li ha somministrati nei tre stabilimenti in cui operava in appalto Consorzio Euro 2000;
   dal 17 dicembre 2015 gli stessi 900 lavoratori sono stati assunti dalla Gescar con contratto a tempo indeterminato per ottenere gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità per il 2015, come denunciato pubblicamente in più occasioni dalla Flai Cgil;
   in data 2 giugno 2015, Flai Cgil dell'Emilia Romagna ha scritto una lettera al Governo pro tempore per denunciare il pericolo che, nei cambi di appalto come quelli avvenuti in Inalca, potessero maturare le condizioni per frodare lo Stolto e beneficiare ingiustamente degli sgravi contributivi;
   ciononostante, nel settembre 2016, nei confronti di quattro dirigenti della Gescar sarebbe stata formulata la richiesta di rinvio a giudizio per «truffa ai danni dello Stato» per aver ottenuto indebitamente 21 milioni di euro di sgravi contributivi, come previsto dalla legge di stabilità per il 2015;
   già nel lontano 1998 la stessa Inalca spa fu accusata d'intermediazione illegale di manodopera –:
   se siano a conoscenza, per quanto di competenza, della vicenda giudiziaria relativa alla richiesta di rinvio a giudizio di dirigenti Inalca nel 2016, nonché di quella relativa all'accusa di intermediazione illecita rivolta alla società medesima nel 1998, entrambe descritte in premessa;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per evitare che fondi pubblici vengano impiegati per sostenere imprese che auto-appaltano le proprie attività produttive a cooperative non conformemente alla legge, usufruendo di sgravi contributivi;
   se siano state intraprese iniziative al fine di recuperare i contributi ingiustamente erogati ad Inalca s.p.a.;
   quali iniziative, anche promuovendo ispezioni da parte dell'Ispettorato nazionale del lavoro, intenda intraprendere al fine di verificare la regolarità degli appalti di lavoro all'interno di Inalca e delle condizioni a cui sono sottoposti i lavoratori.
(3-00491)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro temporaneo

ispettorato del lavoro

lavoratore clandestino