Legislatura: 18Seduta di annuncio: 111 del 22/01/2019
Primo firmatario: OCCHIONERO GIUSEPPINA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 22/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI 22/01/2019 FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 22/01/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI delegato in data 22/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 23/01/2019 Resoconto OCCHIONERO GIUSEPPINA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 23/01/2019 Resoconto SAVONA PAOLO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI EUROPEI) REPLICA 23/01/2019 Resoconto BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 23/01/2019
SVOLTO IL 23/01/2019
CONCLUSO IL 23/01/2019
OCCHIONERO, BOLDRINI e FORNARO. —
Al Ministro per gli affari europei
. — Per sapere – premesso che:
il 15 gennaio 2019 la Camera dei Comuni ha respinto l'accordo raggiunto il 13 novembre 2018 tra Unione europea e Regno Unito, rendendo probabile l'eventualità che il 29 marzo 2019 ci sia un'uscita di Londra dall'Unione senza alcun accordo;
l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea senza nessuna intesa comporterà la decadenza degli accordi che il Regno Unito aveva sottoscritto come membro dell'Unione europea e che, conseguentemente, andrebbero rinegoziati con ogni singolo Paese dell'Unione, compresa l'Italia;
il Regno Unito è il quinto importatore al mondo di beni italiani. Tra i settori dell’export italiano che interessano il Regno Unito, i più rilevanti sono la meccanica strumentale, il tessile, il chimico e l'agroalimentare;
l'Italia ha un surplus commerciale nei confronti del Regno Unito di 12 miliardi di euro, che è il terzo in Europa nei confronti di Londra;
attualmente risiedono nel Regno Unito circa 600 mila italiani che si troverebbero, di fronte a una «Brexit» senza accordo, a non avere più lo status di cittadino comunitario, dovendo richiedere un permesso di soggiorno e di lavoro e rientrando nelle quote stabilite dal Governo britannico per gli stranieri;
in caso di «Brexit» senza accordo i nostri connazionali presenti nel Regno Unito rischiano di perdere la protezione sociale e sanitaria, oltre a tutti i benefici di cui oggi fruiscono, come lavoratori o studenti, in quanto cittadini comunitari;
di fronte allo scenario di un « no deal» molti Paesi, tra i quali Francia, Germania e Paesi Bassi, stanno mettendo a punto dei piani di emergenza per proteggere i propri cittadini presenti nel Regno Unito e gli scambi commerciali con Londra;
potranno essere immediatamente necessarie azioni puntuali a sostegno dei cittadini e la circolazione di beni e servizi, per mitigare al massimo le conseguenze negative sui cittadini italiani e sulle imprese italiane;
si renderà necessario rafforzare le risorse di personale e infrastrutture per i consolati italiani, così come per i controlli doganali nei nostri porti e aeroporti, per tutelare i diritti dei cittadini italiani nel Regno Unito come quelli britannici in Italia, per garantire alti standard di sicurezza per la circolazione delle merci –:
quali iniziative di competenza stia mettendo in campo il Governo per affrontare un possibile « no deal» e per tutelare gli interessi dei nostri cittadini, delle nostre imprese e degli investitori nei rapporti con il Regno Unito. (3-00457)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):cittadino della Comunita'
trasporto merci
controllo alla frontiera