ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00409

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 105 del 29/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00409
presentato da
BRUNETTA Renato
testo di
Sabato 29 dicembre 2018, seduta n. 105

   BRUNETTA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   i commi da 493 a 507 dell'articolo 1 della manovra economica per il 2019 prevedono il rimborso diretto nel limite di 100.000 euro ciascuno, per tutti i risparmiatori, gli azionisti e gli obbligazionisti che avevano investito nella banca popolare di Vicenza, in Veneto Banca, in Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, finite in liquidazione, sia che abbiano comprato all'emissione dei titoli che sul mercato. Sono esclusi dai rimborsi amministratori, parenti, società di capitali e operatori specializzati, mentre sono incluse le organizzazioni del Terzo settore e le micro imprese;

   secondo taluni la soluzione adottata è la migliore per chiudere i disastri delle sei banche citate: tutti avranno un indennizzo e non dovranno fare l'arbitrato. La nuova procedura è gestita interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze, che vaglierà le richieste di indennizzo tramite una specifica commissione tecnica, erogando gli indennizzi con risorse provenienti in gran parte dai «conti dormienti»;

   la motivazione per giustificare l'eliminazione degli arbitrati è basata sui precedenti: finora il 97 per cento dei ricorsi sulle banche venete è stata accolta, mentre per le altre quattro banche la percentuale è al 93 per cento. Inoltre, in tutti i casi ci sono le sanzioni di Consob e Banca d'Italia agli esponenti aziendali per la vendita dei titoli e per i bilanci, mentre i procedimenti penali sono attualmente in corso e, pur senza condanne definitive, una serie di responsabilità sono ben delineate. Secondo la maggioranza di Governo questo dovrebbe bastare alla Commissione europea per vagliare le disposizioni sotto il profilo della «truffa di sistema», che deriverebbe «dalle violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza ai sensi del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria...»;

   la nuova norma prevede rimborsi fino al 95 per cento per le obbligazioni e del 30 per cento per le azioni, fino a una soglia di 100 mila euro. La base di calcolo sarà il prezzo di acquisto dei titoli e non, come richiesto da alcune associazioni, l'ultimo prezzo. Secondo alcune stime, per soddisfare l'intera platea serviranno 580 milioni di euro per Vicenza, 430 per Veneto Banca, 350 per le quattro banche. Più altri 100 milioni di euro per risarcire gli obbligazionisti precedentemente esclusi, come quelli che avevano comprato sul secondario o da altre banche. Se le previsioni sono corrette, del miliardo e mezzo per tre anni di dotazione resteranno qualche centinaio di milioni, che potranno essere utilizzati per aumentare i rimborsi agli azionisti;

   tuttavia la norma, in particolare per quel che riguarda il ristoro ad alcune categorie di danneggiati, offre il fianco al rischio di una procedura per aiuti di Stato da parte dell'Unione europea. È proprio questo il punto delicato di tutta la costruzione governativa sui rimborsi: anche da notizie di stampa emerge che c'è chi avanza dubbi su presunte «manine» che abbiano preparato un testo con la «bocciatura» incorporata e conseguente congelamento dei fondi, mezzo che consente la riduzione automatica del deficit;

   il direttore generale del tesoro responsabile del dipartimento banche del Ministero dell'economia e delle finanze Alessandro Rivera, avrebbe più volte segnalato che si tratta di una disposizione che potrebbe esporsi a rilievi in sede comunitaria: si tratta di un esperto autorevole, competente e conoscitore dei meccanismi europei, al punto da essere pienamente coinvolto nella trattativa con l'Unione europea, tenutasi a Bruxelles a metà dicembre 2018, per trovare un accordo sul bilancio 2019 –:

   se non ritenga opportuno approfondire i rischi di avvio di una procedura per aiuti di Stato in sede di Unione europea, in relazione alle norme esposte in premessa;

   se non ritenga opportuno richiedere, in sede di applicazione delle norme medesime, la preventiva autorizzazione della Commissione europea secondo le procedure previste dall'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
(3-00409)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

rimborso

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