ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00401

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 104 del 28/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: GARIGLIO DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00401
presentato da
GARIGLIO Davide
testo di
Venerdì 28 dicembre 2018, seduta n. 104

   GARIGLIO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   in data 30 gennaio 2012, l'Italia ha firmato un accordo con la Francia, ratificato dai due Paesi (l'Italia, con legge 23 aprile 2014, n. 71), per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione;

   suddetto accordo ha previsto che la ripartizione dei costi dell'opera è fissata nella misura del 57,9 per cento a carico dell'Italia e del 42,1 per cento a carico della Francia, detratti il contributo europeo e la parte finanziata dai pedaggi versati dalle imprese ferroviarie, fino al valore del costo certificato a valore gennaio 2012;

   il 24 febbraio 2015 Francia e Italia hanno sottoscritto un altro accordo «per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino Lione»;

   il 2 marzo 2016 la Commissione intergovernativa ha licenziato il testo di tale protocollo addizionale. La firma del protocollo addizionale avvenuta l'8 marzo 2016 in occasione del Vertice bilaterale italo-francese di Venezia, e la successiva validazione del regolamento dei contratti, avvenuta il 7 giugno 2016 da parte della Commissione intergovernativa, hanno completato l’iter procedurale;

   suddetto accordo risulta ratificato con legge n. 1 del 5 gennaio 2017 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 gennaio 2017;

   da anni la realizzazione di questa opera infrastrutturale è oggetto di un rilevante conflitto politico istituzionale tra chi è favorevole alla sua realizzazione e chi si oppone;

   nel corso di una risposta alla interrogazione n. 3-00024, sull'argomento Tav, il Ministro interrogato affermò nel giugno 2018 che: «I miei uffici sono già al lavoro sui singoli dossier, per un'attenta analisi dei costi-benefici, per la valutazione della sostenibilità effettiva dal punto di vista economico, ambientale e sociale.»;

   da allora sono trascorsi 6 mesi e molte ombre emergono sulle personalità coinvolte nella richiamata analisi costi-benefici;

   emergerebbe che il professor Marco Ponti responsabile della commissione costi-benefici grandi opere noto da sempre per le sue posizioni anti Tav abbia scelto ben quattro tecnici tra soci e consulenti della Trasporti e Territorio srl società che fa capo proprio al professor Ponti;

   ove confermato, si tratterebbe, a giudizio dell'interrogante, di un elemento di inaudita gravità palesando non solo un grave pregiudizio ideologico ma un ancora più inquietante conflitto di interessi in merito ad un pronunciamento atteso dal Paese –:

   se davvero il Ministro abbia consentito che un «network» privato in assenza di qualsiasi procedura concorsuale o di evidenza pubblica assumesse un ruolo così rilevante, a giudizio dell'interrogante in palese conflitto di interessi, su una opera strategica per il futuro infrastrutturale del Paese e se non ritenga che ciò comporti un grave e preoccupante pregiudizio sugli esiti del lavoro della Commissione costi-benefici, venendo meno il principio di autorevolezza e imparzialità, tale da comportare la necessità di una totale revisione del processo di analisi finora posto in essere.
(3-00401)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

firma di accordo

trasporto ferroviario

relazioni diplomatiche