ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 102 del 18/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 19/12/2018
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
CAMPANA MICAELA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/12/2018
Stato iter:
19/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/12/2018
Resoconto DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 19/12/2018
Resoconto FRACCARO RICCARDO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI PARLAMENTO E DEMOCRAZIA)
 
REPLICA 19/12/2018
Resoconto CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/12/2018

SVOLTO IL 19/12/2018

CONCLUSO IL 19/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00395
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo presentato
Martedì 18 dicembre 2018
modificato
Mercoledì 19 dicembre 2018, seduta n. 103

   GRIBAUDO, SERRACCHIANI, DE FILIPPO, CARNEVALI, CARLA CANTONE, LACARRA, LEPRI, ROMINA MURA, VISCOMI, ZAN, CAMPANA, UBALDO PAGANO, PINI, RIZZO NERVO, SCHIRÒ, SIANI, ENRICO BORGHI e FIANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il disegno di legge di bilancio per il 2019, presentato alla Camera dei deputati il 31 ottobre 2019, prevedeva circa 9 miliardi di euro per la realizzazione della misura denominata «reddito di cittadinanza», della quale, a causa della totale mancanza di atti parlamentari dedicati, non è ancora possibile capire se si tratti di una politica attiva del lavoro, di una politica contro la povertà o in quale forma vengano coniugate queste due intenzioni;
   delle risorse stanziate, circa 1 miliardo di euro, per i soli anni 2019 e 2020, è stato genericamente destinato al potenziamento del sistema dei centri per l'impiego e di cui solo una minima parte finalizzata alla copertura degli oneri per le nuove assunzioni;
   si apprende da fonti stampa e dalle dichiarazioni dei membri del Governo che, a causa della trattativa in corso con l'Unione europea per evitare la procedura d'infrazione, il deficit passerà dal 2,4 per cento al 2,04 per cento, con una riduzione di circa 4 miliardi di euro dei fondi a disposizione per le pensioni e per il reddito di cittadinanza; in particolare, il fondo per il reddito di cittadinanza dovrebbe essere ridotto di circa 2 miliardi di euro;
   dei 9 miliardi di euro inizialmente stanziati per il reddito di cittadinanza, 2,5 provengono dai fondi già stanziati dal Governo Gentiloni per il reddito di inclusione sociale;
   sottratte le cifre suddette dal fondo di 9 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza, le risorse aggiuntive stanziate dal Governo ammonterebbero a soli 3,5 miliardi di euro;
   le previsioni iniziali del costo del reddito di cittadinanza effettuate dal MoVimento 5 Stelle, in particolare nelle dichiarazioni e nel materiale della campagna elettorale per le elezioni politiche, erano di 17 miliardi di euro;
   il Ministro interrogato ha ripetuto più volte agli organi di informazione che, nonostante i tagli al fondo per il reddito di cittadinanza, la platea degli aventi diritto, stimata da esponenti del Governo in 6 milioni di persone, non cambierà; vale a dire che lo stanziamento consentirà l'erogazione di poche decine di euro mensili a persona –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare per rafforzare il reddito di inclusione sociale istituito nella XVII legislatura, che non necessita di costosi e disorientanti cambi di nome e di struttura, per combattere più efficacemente ed efficientemente l'esclusione sociale e la povertà nel nostro Paese. (3-00395)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

integrazione sociale

ufficio del lavoro

assunzione