ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00347

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00347
presentato da
CANCELLERI Azzurra Pia Maria
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   CANCELLERI, PIGNATONE, LICATINI e VARRICA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il 3 novembre 2018 nel corso del programma «Nemo», su Rai2, Emanuele Pistritto ha rivelato clamorosi episodi di inquinamento del suolo e del sottosuolo con rifiuti industriali provenienti dal petrolchimico dell'Eni;

   Emanuele Pistritto, proprietario e conduttore di pale meccaniche, ora in pensione, per molti anni è stato titolare di appalti nel settore del movimento terra e di materie prime nello stabilimento. Gli scarti della lavorazione della chimica e della raffineria sarebbero stati sotterrati in grandi vasche di oltre 500 metri quadrati e della profondità di 15 metri, a est del petrolchimico. Dentro vi sarebbe stato scaricato di tutto: «Dall'amianto agli anelli di ceramica dei reattori – si autoaccusa il testimone – che mi facevano frantumare con i cingoli delle ruspe»;

   la denuncia di Pistritto si aggiunge a quella fatta da un altro operaio, che ha fatto aprire un procedimento che si è chiuso con l'assoluzione dei vertici Eni. Ma a gennaio 2019 riprenderà un altro processo con 23 imputati tra dirigenti e manager dell'Eni per disastro ambientale di terra, aria, suolo e sottosuolo;

   Gela non è l'unico luogo della Sicilia dove si sono riscontrati questi casi, infatti, nella scorsa legislatura l'interrogante ha presentato due interrogazioni, per sollecitare il Governo pro tempore ad adottare le necessarie misure di competenza per la messa in sicurezza del sito minerario dismesso di Trabonella, in particolare dal rischio derivante dalla presenza di amianto nei materiali depositati presso la miniera –:

   di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione ai fatti sopra riportati e se non ritenga, per quanto di competenza, di promuovere, tramite il comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente, una verifica sullo stato dei luoghi di cui in premessa e sul relativo livello di inquinamento ambientale, nonché sulla presenza di materiali dannosi per la salute dei cittadini;

   se, in tale contesto, non ritenga opportuno promuovere, per quanto di competenza, controlli approfonditi sulle condizioni delle falde acquifere nei pressi del sito minerario di Trabonella.
(3-00347)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti industriali

tasso di inquinamento

degradazione dell'ambiente