ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00336

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 87 del 20/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 20/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 20/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 20/11/2018
Stato iter:
21/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/11/2018
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 21/11/2018
Resoconto MOAVERO MILANESI ENZO MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 21/11/2018
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/11/2018

SVOLTO IL 21/11/2018

CONCLUSO IL 21/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00336
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo presentato
Martedì 20 novembre 2018
modificato
Mercoledì 21 novembre 2018, seduta n. 88

   PALAZZOTTO e FORNARO. – Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . – Per sapere – premesso che:
   la notte del 7 novembre 2018 un gommone alla deriva con 95 persone nel Mediterraneo centrale ha lanciato una richiesta di soccorso diretta all’alarm phone, che a sua volta ha contattato l'Imrcc;
   l'Imrcc alle 19.34 comunicava alla Nivin: «A nome della Guardia costiera libica per la salvezza delle vite in mare, per favore, cambiate rotta e dirigetevi a massima velocità alla latitudine indicata». Seguiva l'indicazione di contattare il Jrcc libico attraverso Imrcc, con un numero italiano, coordinando di fatto l'intervento della cosiddetta Guardia costiera libica;
   alle 21.34 la cosiddetta Marina libica via mail comunicava a Nivin, a Eunavformed e alla Marina maltese e italiana: «Come autorità libica vi ordino di recuperare il gommone e provvederemo a dare istruzioni di disimbarco»;
   le persone sono state, quindi, fatte salire a bordo della Nivin, affermando che li avrebbero portati in Italia, e invece sono state portate, sotto scorta libica, presso il porto di Misurata;
   quando i migranti hanno capito che non si sarebbero diretti in Europa ma sarebbero tornati in Libia, ci sono stati momenti di tensione;
   dal 10 novembre 2018 questi profughi si rifiutano di scendere dalla Nivin perché non vogliono essere riportati in un centro di detenzione dove rischierebbero ulteriori torture e violenze, temendo inoltre ritorsioni che metterebbero a rischio la loro vita;
   79 migranti sono ancora a bordo, in condizioni igienico-sanitarie disperate, mentre il comandante libico Anwar El Sharif, che li considera criminali e terroristi – senza alcun riscontro – minaccia azioni di forza;
   organizzazioni governative, come l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, e non governative, come Medici senza frontiere o Mediterranea, chiedono la destinazione dei profughi in un porto sicuro europeo, considerando anche che le operazioni di soccorso e il ritorno nel porto libico configurano nei fatti un respingimento verso un Paese non sicuro;
   le proteste dei migranti dimostrano le condizioni terribili dei centri libici per migranti, in cui torture, stupri, pestaggi sono all'ordine del giorno, come mostrano i segni sui corpi delle stesse persone a bordo del Nivin;
   il Ministro interrogato il 9 ottobre 2018 in una conferenza stampa dichiarava: «In senso stretto e giuridico la Libia non può essere considerata porto sicuro» –:
   come il Governo intenda intervenire per garantire la tutela dei diritti umani di queste persone, di cui a parere degli interroganti ha responsabilità per averne di fatto coordinato il soccorso, garantendo una soluzione diplomatica e l'eventuale destinazione in un porto sicuro europeo.
(3-00336)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione dell'inquinamento

relazioni diplomatiche

impianto portuale