ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00171

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 45 del 17/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: ROSSELLO CRISTINA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASSINELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/09/2018
PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/09/2018
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/09/2018
GAGLIARDI MANUELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 17/09/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/09/2018

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/09/2018

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/10/2018

SOLLECITO IL 01/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00171
presentato da
ROSSELLO Cristina
testo presentato
Lunedì 17 settembre 2018
modificato
Martedì 2 ottobre 2018, seduta n. 54

   ROSSELLO, CASSINELLI, PETTARIN, NEVI, GAGLIARDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il disastro che ha colpito la città di Genova nel mese di agosto 2018 con la morte e il ferimento di tante vittime innocenti, colpendo mortalmente il cuore della città di Genova, l'intera regione Liguria, ma anche il Paese intero, ha segnato un altro momento doloroso per la nostra nazione;

   si impone ora una seria riflessione che non appare svolta a fondo dal «decreto urgenze» messo in atto per Genova;

   occorre cercare di arginare prima possibile i disagi subiti da tutti coloro che sono stati coinvolti in prima persona;

   appare necessario valutare il riconoscimento di una Zes, cioè di una «zona economica speciale», per la città di Genova, colpita dal disastro del crollo del «ponte Morandi», valutandone l'estensione anche nelle zone colpite nei collegamenti strategici;

   è innegabile ammettere che si è di fronte a una catastrofe umana, economica e sociale, e qualsiasi misura sia utile per accelerare la ricostruzione del ponte e, soprattutto, dare la forza per la ripresa alle persone così colpite, è da accogliere immediatamente;

   è fondamentale dare segnali più forti, da parte del Governo e delle istituzioni, a tutte le vittime che, a qualsiasi titolo, sono state colpite dalla tragedia;

   sarebbe pertanto il caso di creare con una certa urgenza una serie di zone «tax free» o di «zone economiche speciali» (Zes), con l'obiettivo di facilitare l'insediamento di imprese italiane e di attrarre imprese estere, e ovviamente la scelta delle aree dovrebbe essere supportata dalla presenza di snodi infrastrutturali da mettere in atto subito, anche con la condivisione dell'Europa e dei Paesi membri, per favorire i processi intermodali, come proprio il caso di Genova ha tragicamente insegnato;

   a tal proposito, esiste già uno schema di riferimento normativo, perché il decreto n. 91 del 2017 ha previsto la costituzione nelle regioni del Sud di zone economiche speciali;

   le Zes hanno come obiettivo quello di attrarre investimenti esteri o extra-regionali, attraverso incentivi, agevolazioni e deroghe normative;

   è importante sottolineare che nel mondo ne esistono circa 2.700; Cina e Dubai ne sono gli azionisti di maggioranza in termini quantitativi, nel sistema dell'Unione europea sono circa 70 e, guarda caso, le più numerose si trovano nei Paesi dell'Unione europea emergenti a livello industriale, come la Polonia;

   è importante, inoltre, aggiungere che in Italia, si sta già lavorando su Gioia Tauro, la zona di Napoli-Salerno e quella dell'Abruzzo-Molise, e nel 2017 è stato emanato il decreto-legge che ha istituito e regolamentato le zone economiche speciali, con particolare riferimento alle aree portuali in cui le grandi aziende possono godere del credito d'imposta per investimenti fino a 50 milioni di euro; queste aree sono al momento solo due: l'area Napoli-Salerno e la zona portuale di Reggio Calabria –:

   se ritengano di valutare con favore la possibilità di adottare iniziative per estendere alle aree portuali danneggiate in Liguria e a quelle via via interessate la creazione di zone economiche speciali con finanziamenti utili a ricostruire il «ponte Morandi» nonché, con una gradazione rispetto al danno subito, alle aree limitrofe che, a seguito del crollo, hanno comunque subìto danneggiamenti;

   se ritengano di dover adottare ogni altra iniziativa tributaria e di agevolazione fiscale per la zona di Genova, preliminarmente, e per le aree territoriali liguri interessate dal tragico evento.
(3-00171)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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