Legislatura: 18Seduta di annuncio: 32 del 24/07/2018
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 MANDELLI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 CANNIZZARO FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 PELLA ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 ANGELUCCI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018 CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/07/2018 Resoconto BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 25/07/2018 Resoconto TRIA GIOVANNI MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 25/07/2018 Resoconto BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 25/07/2018
SVOLTO IL 25/07/2018
CONCLUSO IL 25/07/2018
BRUNETTA, GELMINI, OCCHIUTO, MANDELLI, PRESTIGIACOMO, CANNIZZARO, D'ATTIS, D'ETTORE, PELLA, PAOLO RUSSO, MARTINO, GIACOMONI, ANGELUCCI, BARATTO, BENIGNI, BIGNAMI e CATTANEO. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
negli ultimi giorni il Ministro interrogato ha più volte dichiarato di voler mantenere il programma di governo entro i limiti di bilancio necessari per conservare la fiducia dei mercati finanziari e, quindi, evitare l'instabilità finanziaria che potrebbe danneggiare la crescita e rendere oneroso il costo del debito italiano, che recentemente ha toccato un nuovo record;
sempre nei giorni scorsi, i leader di Lega e MoVimento 5 Stelle hanno lasciato capire che, al contrario, intendono, se necessario, non rispettare i limiti di bilancio concordati con l'Unione europea, in particolare quello del rapporto deficit/prodotto interno lordo, per finanziare le misure espansive contenute nel programma;
il percorso di rientro dal debito eccessivo e il raggiungimento del pareggio di bilancio strutturale concordato con l'Unione europea richiede un intervento correttivo pari allo 0,3 per cento del prodotto interno lordo (circa 5,2 miliardi di euro) per il 2018 e allo 0,6 per cento del prodotto interno lordo (circa 10,4 miliardi) per il 2019;
tutte le principali istituzioni economiche nazionali e internazionali hanno recentemente rivisto al ribasso le stime di crescita del prodotto interno lordo italiano, sia per il 2018 che per il 2019, per una riduzione complessiva pari a quasi cinque decimali di punto nei prossimi due anni; tale revisione provoca automaticamente il peggioramento dei rapporti deficit/prodotto interno lordo e debito/prodotto interno lordo, richiedendo al Governo ulteriori sforzi correttivi per mantenere gli obiettivi concordati con Bruxelles;
la spesa per interessi sul debito aumenterà ulteriormente per via della cessazione del programma di quantitative easing della Banca centrale europea a partire da gennaio 2019, aumentando ulteriormente il deficit;
il Governo si è impegnato ad impedire in qualsiasi modo l'aumento delle aliquote Iva previste dalle cosiddette «clausole di salvaguardia», un intervento di sterilizzazione che richiede risorse pari a 12,4 miliardi di euro –:
alla luce degli interventi necessari richiamati in premessa, quali e quante altre risorse finanziarie, all'interno del deteriorato quadro macroeconomico e di finanza pubblica, rimangano a disposizione del Governo per finanziare le misure economiche contenute nel programma presentato al Parlamento, in particolare il reddito di cittadinanza, l'abolizione della «riforma Fornero» e l'introduzione della flat tax, e, nel caso la Commissione europea conceda ulteriori spazi di flessibilità al Governo, se intenda il Ministro adottare iniziative volte a utilizzare tali maggiori risorse per finanziare gli investimenti infrastrutturali, chiedendo all'Unione europea di scomputarli dal calcolo del deficit secondo il principio della « golden rule», oppure per finanziare le costose politiche economiche e sociali di parte corrente richieste da Lega e MoVimento 5 Stelle.
(3-00107)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prodotto interno lordo
controllo di bilancio
debito