Legislatura: 18Seduta di annuncio: 28 del 17/07/2018
Primo firmatario: LORENZIN BEATRICE
Gruppo: MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Data firma: 17/07/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 18/07/2018 Resoconto LORENZIN BEATRICE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA RISPOSTA GOVERNO 18/07/2018 Resoconto BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA) REPLICA 18/07/2018 Resoconto LORENZIN BEATRICE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
DISCUSSIONE IL 18/07/2018
SVOLTO IL 18/07/2018
CONCLUSO IL 18/07/2018
LORENZIN. —
Al Ministro della giustizia
. — Per sapere – premesso che:
lo sgombero della sede del tribunale e della procura della Repubblica di Bari, determinato dal «rischio crollo» degli edifici giudiziari, ed il successivo decreto-legge adottato sul tema impongono una seria ed attenta riflessione sullo stato dell'edilizia giudiziaria in Italia e sull'esercizio ordinato e dignitoso dell'attività giudiziaria;
in primo luogo, va detto che non si tratta di una notizia inaspettata perché la fatiscenza delle strutture giudiziarie, da Nord a Sud, è già stata, da molto tempo, segnalata ai competenti organi ministeriali;
trattasi di un comparto gravemente ammalato per scelte sbagliate, sia per quanto riguarda la cosiddetta «geografia giudiziaria» con accorpamenti e/o soppressioni di sedi, sia per l'assenza di un qualsivoglia piano coordinato di investimenti;
tanto per fare qualche esempio: alle porte di Vicenza, tra la confluenza dei fiumi Bacchiglione e Retrone, sorge il complesso edilizio Borgo Berga, che ospita il nuovo tribunale di Vicenza, in una zona classificata a grave rischio di alluvione;
a Gela, una delle capitali dell'abusivismo, perfino il tribunale è stato costruito in maniera illegittima e rischia, per assurdo, di essere abbattuto perché abusivo. Il palazzo della legalità, costruito su «un'area abusivamente occupata», è il paradosso dei paradossi;
a Vibo Valentia il nuovo tribunale cade già a pezzi: recentemente è crollato un controsoffitto, con un rischio concreto di black out istituzionale tra Ministero della giustizia e il comune di Vibo Valentia, che pare non abbia risorse sufficienti per completare i lavori e risolvere i problemi di agibilità emersi dal sopralluogo dei vigili del fuoco e degli organi tecnici competenti;
il palazzotto dell'ex tribunale di Lucera, grosso centro del foggiano con gravi problemi di mafia, come dimostrano anche le recenti cronache, è in totale stato di abbandono e ormai prossimo alla decadenza, causa la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria. A nulla è valsa la protesta plateale del sindaco;
il Consiglio superiore della magistratura è allarmato dalla grave situazione, già evidenziata, che potrebbe costituire una ferita insanabile all'esercizio ordinato e dignitoso dell'attività giudiziaria, anche a causa dell'eventuale chiusura di strutture di edilizia giudiziaria –:
se non ritenga di dover avviare urgentemente un attento monitoraggio su tutte le sedi giudiziarie italiane, al fine di predisporre, con gli organi competenti, sia gli interventi necessari e urgenti atti a garantire un esercizio ordinato e dignitoso dell'attività giudiziaria in strutture idonee, sia per garantire i diritti processuali delle parti con termini certi. (3-00088)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):corso d'acqua