ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00010

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 8 del 07/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO LUCA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/05/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 02/05/2018
CROSETTO GUIDO FRATELLI D'ITALIA 02/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/05/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00010
presentato da
DE CARLO Luca
testo di
Lunedì 7 maggio 2018, seduta n. 8

   LUCA DE CARLO, CIABURRO e CROSETTO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020», ai commi da 853 a 861 dell'articolo 1, disciplina la concessione ai comuni di «contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio», determinando, al contempo il valore complessivo delle risorse a tal fine stanziate e stabilendo che «ciascun comune non può chiedere contributi di importo superiore a 5.225.000 euro complessivi»;

   ai fini dell'individuazione dei beneficiari dei contributi, in particolare, il comma 855 prevede che qualora l'entità delle richieste pervenute superi l'ammontare delle risorse disponibili, l'attribuzione sia effettuata «a favore dei comuni che presentano la minore incidenza dell'avanzo di amministrazione, al netto della quota accantonata, rispetto alle entrate finali di competenza, ascrivibili ai titoli 1, 2, 3, 4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, risultanti dai rendiconti della gestione del penultimo esercizio precedente a quello di riferimento»;

   stando alla legge n. 205 del 2017, l'ammontare del contributo attribuito a ciascun comune per l'anno 2018 doveva essere determinato con decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, entro il 31 marzo;

   il decreto direttoriale 29 gennaio 2018, emanato dal Ministero dell'interno, ha fissato alla data del successivo 20 febbraio il termine per la richiesta di contributo; con il decreto interministeriale del 13 aprile sono stati determinati gli enti beneficiari, e in data 16 aprile 2018 è stato predisposto il pagamento del primo acconto, pari al 20 per cento del contributo;

   scorrendo la graduatoria degli enti destinatari di contributo, tuttavia, si rileva come l'assegnazione delle risorse sia avvenuta in favore di tutti comuni che presentano un disavanzo molto elevato, i quali, invece, stando alla lettura del citato comma 855, avrebbero dovuto esserne esclusi;

   i comuni beneficiari, infatti, avrebbero dovuto essere quelli con la minor incidenza dell'avanzo sulle spese correnti dell'amministrazione e non quelli che presentano disavanzo, tantomeno se elevato;

   tale interpretazione appare tanto più condivisibile laddove si consideri che, diversamente, in presenza di disavanzo, la possibilità di ottenere il finanziamento sarebbe maggiore, andando quindi a premiare coloro i quali non abbiano fatto fronte ad una gestione virtuosa dell'ente;

   peraltro, la presenza di un avanzo di amministrazione, non potendo essere tenuta in considerazione ai fini del pareggio di bilancio, anche in ossequio ad altre norme restrittive, non può essere considerata a priori quale indubbio vantaggio per l'ente;

   l'interpretazione della norma, come emerge dalla redazione della graduatoria, oltre a porsi, per gli interroganti, in conflitto con il dato letterale, penalizza i comuni che fanno della buona amministrazione un punto di forza, pur in un contesto di grande difficoltà economica e finanziaria per i conti pubblici;

   il criterio adottato nell'assegnazione dei contributi appare, pertanto, a giudizio degli interroganti, non solo illegittimo ma altresì inopportuno sia rispetto alle necessità dei comuni «in attivo» penalizzati, sia rispetto alla, sicura, mancanza di valutazione sulle spese correnti, rendicontate alla gestione del penultimo esercizio precedente a quello di riferimento;

   gli enti locali sono già fortemente colpiti dal blocco del patto di stabilità e dagli ingenti contributi alla finanza pubblica cui sono stati sottoposti negli ultimi anni –:

   quali siano stati i criteri seguiti nell'assegnazione dei contributi e come questi si concilino con le norme di legge in materia;

   se il Governo non ritenga di assumere iniziative volte a rivedere i criteri per l'assegnazione dei contributi di cui in premessa, procedendo all'emanazione di un nuovo bando a valere sulle risorse del 2018.
(3-00010)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pareggio del bilancio

comune

economia pubblica