ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01515

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 692 del 11/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 10/05/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/05/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01515
presentato da
MAGI Riccardo
testo di
Mercoledì 11 maggio 2022, seduta n. 692

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro dell'economia e delle finanze per sapere – premesso che:

   il Ministero dell'interno anche in forza della segnalazione fatta il 1° febbraio 2022 da alcuni consiglieri comunali tra i quali Forello e Ferrandelli, ha disposto un'istruttoria urgente da effettuare entro 30 giorni sul piano di riequilibrio del comune di Palermo, rilevando che lo stesso «si presenta quale contenitore di misure in gran parte subordinata ad entrate nuove al momento non certe, che condizionano, di fatto, l'intero impianto del piano medesimo»;

   ai sensi dell'articolo 1, comma 567, della legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021), ai comuni sede di capoluogo di città metropolitana con disavanzo pro capite superiore a euro 700 è riconosciuto per gli anni 2022-2042 un contributo straordinario; l'equilibrio di parte corrente dei bilanci del Comune di Palermo è garantito per la gran parte dai previsti incrementi delle entrate derivanti da tale contributo straordinario, quantificato per il comune di Palermo in euro 180.000.000,00, che verrà erogato solo dopo la stipula del patto di cui al comma 572 della stessa legge;

   nel piano risulta che l'ente, ai fini del perfezionamento del citato patto, si è avvalso della facoltà di incrementare, in deroga alla normativa di riferimento, le aliquote dell'addizionale comunale all'Irpef nonché di istituire l'addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale, ai sensi del già richiamato comma 572, al fine di garantire, per tutto il periodo in cui risulta beneficiario del contributo, risorse proprie pari ad almeno un quarto del contributo annuo, da destinare al ripiano del disavanzo e al rimborso dei debiti finanziari;

   come riportato dal Ministero, «ai fini di un giudizio prognostico circa il piano di riequilibrio in esame, si osserva che il medesimo si fonda in parte significativa su nuove entrate tributarie, oggi consentite solo dalle richiamate disposizioni eccezionali (...) per le quali non sono state acquisite ancora le necessarie deliberazioni consiliari di adozione delle stesse»; al contrario, la proposta di aumento dell'addizionale Irpef è stata bocciata dal Consiglio Comunale;

   «parimenti, si evidenzia che il piano in esame si fonda su trasferimenti erariali subordinati alla stipula, ad oggi non occorsa, del citato Patto con lo Stato»;

   il Ministero chiede inoltre «se le misure dell'incremento della riscossione della TARI fino al 75 per cento a partire dal 2024 e dell'incremento dei risultati della lotta all'evasione TASI e IMU fino ad una percentuale del 65 per cento a partire dal 2024, siano state inserite nel Piano approvato con gli emendamenti»; a tal proposito, si rileva che questi obiettivi risultano del tutto irrealistici, come illustrato nella segnalazione inviata dai consiglieri comunali il 1o febbraio già richiamata, anche considerando che, in base ai dati del primo trimestre 2022, si è registrata una preoccupante flessione del -8 per cento del tasso della riscossione, con un gap rispetto alle previsioni del piano di 18 punti percentuali;

   altro elemento che mina ulteriormente il sistema finanziario della città è il credito di 111.076.500,00 euro che la società Partecipata Amat reclama nei confronti del Comune di Palermo, non inserito del fondo rischi soccombenza; infatti l'ente ha previsto nel Piano di riequilibrio un accantonamento aggiornato all'esercizio 2021, di soli euro 85.465.493,73;

   inoltre, non risulta approvato il bilancio di previsione 2021-2023 e dunque il rendiconto della gestione 2021, né il bilancio di previsione 2022-2024; come riportato dal Ministero, secondo quando previsto dalle linee guida della Corte dei conti, «condizione per accedere alla procedura di riequilibrio è la regolare approvazione del bilancio di previsione e dell'ultimo rendiconto nei termini di legge: ciò in quanto è necessario che le successive proiezioni abbiano come punto iniziale di riferimento una situazione consolidata in documenti ufficiali o comunque, conosciuti in momenti topici della gestione. Anche se tali adempimenti non sono espressamente richiesti dalla disciplina procedimentale per la definizione del piano di risanamento, essi rappresentano essenziali ed imprescindibili elementi istruttori la cui mancanza si riverbera sulla valutazione della congruenza, ai fini del riequilibrio, dello strumento di risanamento»;

   in sintesi, il piano di riequilibrio, che deriva da oltre un decennio di mala amministrazione, rappresenta un contenitore vuoto, sprovvisto di misure concrete, veritiere e prudenziali capaci di garantire l'equilibrio di bilancio –:

   quali urgenti iniziative di controllo e ispezione intenda intraprendere per quanto di competenza, al fine di accertare eventuali irregolarità nella redazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Palermo anche in relazione al criterio di veridicità e del principio di prudenzialità;

   se intenda adottare iniziative per sospendere o bloccare, precauzionalmente, il trasferimento del contributo previsto dall'articolo 1, comma 565, della legge di bilancio che è connesso all'invio, entro il 31 gennaio 2022, del piano di riequilibrio, considerando che la presenza delle richiamate irregolarità non avrebbe permesso la redazione di un piano entro i termini previsti per legge.
(2-01515) «Magi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

evasione fiscale

debito

rimborso