ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01449

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 656 del 14/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: SPENA MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/03/2022
BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/03/2022
BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/03/2022
DALL'OSSO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/03/2022
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/03/2022
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/03/2022
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/03/2022
CAON ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/03/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/03/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/03/2022
Stato iter:
17/03/2022
Fasi iter:

RITIRATO IL 17/03/2022

CONCLUSO IL 17/03/2022

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01449
presentato da
SPENA Maria
testo di
Lunedì 14 marzo 2022, seduta n. 656

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della transizione ecologica, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   il conflitto in Ucraina ha provocato un aumento vertiginoso dei prezzi dei carburanti, che sono fondamentali per l'attività agricola;

   alla crisi energetica si è aggiunta – in continuità con un trend già avviato per effetto della pandemia – un rialzo senza precedenti delle materie prime: in una sola settimana, nelle quotazioni della Borsa merci di Chicago il prezzo del grano è salito del 40 per cento arrivando ai suoi massimi da 14 anni, il mais è aumentato del 17 per cento, mentre la soia del 6 per cento;

   nel 2020 il 6,6 per cento del fabbisogno italiano di grano – con netta prevalenza del grano tenero che serve alla pasticceria e alla panificazione – è stato garantito da importazioni provenienti dalla Russia e dall'Ucraina, i due Paesi coinvolti direttamente nel conflitto in corso;

   il crollo della produzione nazionale di mais registrato nell'ultimo decennio (-30 per cento), evidenzia il ruolo strategico dell'Ucraina, Paese dal quale arriva più del 20 per cento del mais che l'Italia importa;

   a tutto ciò si aggiunge l'annuncio del Governo ungherese di vietare le esportazioni di grano e mais: dal momento che l'Ungheria è il principale esportatore di mais verso l'Italia, il contemporaneo blocco rischia di creare gravissime conseguenze al nostro comparto zootecnico;

   ogni anno l'Italia utilizza circa 2,5 milioni di tonnellate di fertilizzanti ma solo una percentuale ridotta, quella di origine organica, è reperibile sul mercato nazionale e nelle coltivazioni le imprese sconteranno l'effetto dello «stop» alle importazioni di nitrato di ammonio dalla Russia, principale fornitore al mondo di fertilizzanti a base di azoto e fosforo;

   alcuni degli obiettivi della Strategia Farm to Fork (F2F) – in particolare l'impegno alla riduzione del 50 per cento di concimi chimici e pesticidi e la previsione del riposo obbligatorio di almeno il 10 per cento dei terreni – appaiono nell'attuale contesto controproducenti in termini di rese colturali e dannosi per la redditività delle imprese agricole, già assillate dall'aumento dei costi di produzione;

   uno studio di ricercatori olandesi della Wageningen University & Research, infatti, ha rilevato come, se venisse pienamente attuata la Farm to Fork, si registrerebbe un calo tra il 10 per cento ed il 20 per cento della produzione media con un conseguente aumento dei prezzi del 30 per cento;

   Ismea ha precisato che con la nuova politica agricola comune (Pac) per il periodo 2023-2027, se prima un agricoltore aveva la certezza di portare a casa il 55,8 per cento dei pagamenti diretti +30 per cento per il greening, oggi le due componenti sono conteggiate assieme e valgono il 48 per cento. Gli altri pagamenti (giovani, redistributivo e altro) sono selettivi e non certi. A ciò si aggiungono gli ecoschemi e le condizionalità nei pagamenti rapportati alla capacità dell'agricoltore di produrre servizi ambientali e sociali;

   il 4 marzo 2022 si è svolta una riunione straordinaria dei Ministri dell'agricoltura dell'Unione europea, durante la quale il Commissario all'agricoltura, Janusz Wojciechowski ha dichiarato che la Commissione è pronta a rivedere la strategia Farm To Fork, eliminando il vincolo di destinazione del 10 per cento dei terreni agricoli, come già richiesto dalle associazioni di categoria del mondo agricolo –:

   se il Governo abbia effettuato una valutazione dell'impatto che le conseguenze della crisi geopolitica in corso potrebbe avere sulla produzione agricola nazionale e – di riflesso – sull'offerta alimentare degli italiani;

   se il Governo non ritenga opportuno aggiornare il Piano strategico nazionale (Psn) previsto dal regolamento (UE) n. 2021/2115, applicativo della Pac 2023-2027 in Italia, alla luce dei rischi di emergenza alimentare e di scarsità di approvvigionamenti delle materie prime necessarie alla produttività agricola;

   se non si ritenga di dover promuovere in sede comunitaria una sollecita revisione degli obiettivi condizionali della Pac e del F2F, a cominciare dall'obbligo di rotazione colturale dei seminativi previsto dalla Pac 2023-2027;

   se non si ritenga opportuno adottare iniziative per portare in sede comunitaria il tema della creazione di un sistema di stoccaggio comune di cereali e semi oleosi all'interno dell'Unione europea;

   se non si ritenga opportuno adottare iniziative più incisive per salvaguardare i terreni agricoli, in considerazione della necessità di perseguire l'obiettivo europeo dell'autosufficienza alimentare;

   se non si ritenga necessaria un'iniziativa in tema di accise e di Iva per alleggerire l'impatto dei rialzi del costo del gasolio utilizzato in agricoltura.
(2-01449) «Spena, Nevi, Anna Lisa Baroni, Bond, Caon, Dall'Osso, Sandra Savino, Paolo Russo, D'Attis».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica agricola comune

produzione agricola

importazione