ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01404

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 627 del 14/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: CAON ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/01/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/01/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01404
presentato da
CAON Roberto
testo di
Venerdì 14 gennaio 2022, seduta n. 627

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   il Parlamento europeo ha costituito il Comitato Beca, acronimo di Beating Cancer, ovvero sconfiggere il cancro, composto da eurodeputati per redigere un rapporto finalizzato all'adozione di un piano europeo contro i tumori;

   il Piano è stato approvato dal Parlamento europeo nel mese di dicembre 2021 e, benché le decisioni prese non abbiano immediato valore normativo, esse costituiscono la base per i lavori della Commissione europea per elaborare proposte regolamentari volte a contrastare la diffusione del cancro e la messa al bando degli alcolici, tra cui anche il vino;

   fermo restando il plauso per ogni efficace iniziativa, il piano è fondato su argomentazioni di dubbio valore scientifico, poiché generalizza gli effetti derivanti dal consumo di alcol, considerati tutti negativi senza distinguere tra uso e abuso. Si afferma indistintamente che non esista un livello sicuro di consumo di alcol. Tutti i prodotti alcolici dovranno essere contrassegnati in etichetta con l'indicazione di «prodotto dannoso per la salute», con conseguente danno di immagine che mette a rischio il futuro di una componente fondamentale della dieta mediterranea come il vino, che nella sola Italia fornisce occupazione a 1,3 milioni di persone;

   non verrà più fatta distinzione tra consumo «responsabile» e consumo «dannoso» di bevande alcoliche, come avviene già oggi col tabacco e i suoi derivati. Il tutto avviene senza considerare le iniziative messe in campo negli anni per promuovere il consumo responsabile di vino e birra che, se assunti in modica quantità, sono benefici;

   le sponsorizzazioni nello sport saranno vietate e, in generale, la pubblicità non dovrà incoraggiare il consumo di alcol. Ciò significa che saranno banditi anche i brindisi in diretta tv dei vincitori delle grandi competizioni sportive. Le pubblicità nel corso di eventi sportivi saranno vietate se relative a eventi frequentati principalmente da minori. Andrà «revisionata» la politica di promozione degli alcolici, dunque anche gli aiuti alla promozione potrebbero essere cancellati o ridotti. Viene richiesto un esplicito aumento della tassazione sulle bevande alcoliche;

   ritenendo sostanzialmente corretta la scelta delle istituzioni dell'Unione europea di limitare gli effetti cancerogeni derivanti dall'abuso del consumo di alcool, essa dovrebbe però essere accompagnata dal contemporaneo dovere di proporre politiche effettivamente volte a minimizzare, con efficacia, i rischi correlati alla malattia senza giungere a radicalizzazioni che, di fatto, ne escludono completamente il consumo;

   meglio sarebbe stato avvertire dei rischi derivanti dall'abuso, che oltre al cancro è causa anche di ulteriori gravi malattie, chiarendo che un consumo moderato di alcuni alimenti, come il vino, dovrebbe essere incentivato proprio per le virtù terapeutiche preventive possedute;

   il vino infatti è un alimento altamente salubre se assunto in modiche quantità, poiché ha sostanze che prevengono il cancro. Infatti, contiene gli antociani i quali svolgono un'efficace azione anti tumorale, in particolare il riserratolo;

   occorre tenere conto delle specificità del vino, che in Italia e in numerosi Paesi dell'Unione europea è sinonimo di consumo moderato. Eurostat indica l'Italia come uno dei Paesi dell'Unione europea in cui ve ne è un maggior consumo, ma, allo stesso tempo, segnala che l'Italia è ultima in Europa, dopo Cipro, per episodi di abuso di alcol. Non appare quindi opportuno, in documenti prodromici all'emanazione di atti normativi, sostenere che non esista una cultura del consumo responsabile, anche perché il settore è da tempo fortemente impegnato nella promozione di un consumo moderato durante i pasti nell'ambito di uno stile di vita sano. In Italia negli ultimi 35 anni il consumo pro-capite di vino si è ridotto di quasi il 50 per cento e non esistono evidenze scientifiche che dimostrino il danno derivante da un consumo moderato nell'ambito della dieta mediterranea;

   se l'approccio non subisse le necessarie modificazioni e migliorie, molti prodotti, vino incluso, saranno considerati pericolosi per la salute, a prescindere dal livello di consumo. Sostanzialmente il vino e la birra saranno considerati come il tabacco e berne anche solo un bicchiere di rosso o una flûte di spumante sarà presto correlato all'insorgenza di tumori, ad eventi cardiovascolari, al rischio di morte, pur se ciò non è vero in caso di uso moderato, giungendo al paradosso di non tutelare al meglio la salute ma causando un certo danno economico, produttivo e occupazionale al settore. A preoccupare sono soprattutto gli effetti sulle esportazioni, che superano i consumi interni, per un valore destinato a superare per la prima volta i 7 miliardi di euro –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere, in sede unionale, per addivenire a una regolamentazione equilibrata in relazione al consumo di alcool che tuteli effettivamente e con efficacia la salute, con particolare riferimento alle bevande a basso contenuto alcolico e assunte con moderazione come il vino, evitando al contempo di provocare danni economici a un comparto importante dell'economia nazionale e, più in generale, europea.
(2-01404) «Caon».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

consumo

alcolismo