ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01389

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 612 del 10/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: BARONI MASSIMO ENRICO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 10/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/01/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/12/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/01/2022

Atto Camera

Interpellanza 2-01389
presentato da
BARONI Massimo Enrico
testo presentato
Venerdì 10 dicembre 2021
modificato
Lunedì 10 gennaio 2022, seduta n. 624

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che:

   la società Acque Albule spa è stata fondata nel 1938 dal comune di Tivoli, detentore unico delle azioni fino al 2001, quando ne ha dismesso il 40 per cento al gruppo privato amministrato dall'imprenditore Bartolomeo Terranova. Lo statuto della società prevede esclusivamente l'esercizio dell'attività termale e recettiva;

   nel 2006 il consiglio comunale di Tivoli, per un aumento di capitale, conferisce ad Acque Albule spa un terreno di 10.809 metri quadrati, parzialmente ambito a piazza pubblica, destinandolo al potenziamento dell'attività turistica e termale (delibera Consiglio comunale n. 39 del 19 luglio 2006). La Acque Albule spa vi ha realizzato due palazzine in contrasto con tale destinazione: circa settanta appartamenti ad uso residenziale privato, posti in vendita a scopo di lucro (24 risultano essere stati venduti). Tale attività edilizia è conosciuta come «Lottizzazione Piazza Catullo», dalla denominazione della piazza pubblica dell'area sulla quale è stata realizzata una delle palazzine;

   per non aver rispettato tale vincolo di destinazione, la Acque Albule spa è stata condannata, in sede civile, ad un duplice risarcimento: è stata accolta la richiesta di rescissione di un compromesso di acquisto per un appartamento di residenza privata, stante, come esplica la motivazione delle sentenza, la differente finalità alla quale gli immobili dovevano essere destinati; e sono state accolte le ragioni di un componente del Consiglio di Amministrazione della Acque Albule Spa, rimosso dal suo incarico perché si opponeva alle vendite degli appartamenti. Questa seconda sentenza ha anche rimarcato che, su incarico dello stesso comune di Tivoli, più di un consulente aveva segnalato l'illegittimità dell'operazione edilizia;

   nel giugno del 2011 e poi successivamente a maggio del 2012, l'architetto Lupi, dirigente pro tempore dell'ufficio urbanistica del comune di Tivoli, ha esposto, in due relazioni, che il permesso di costruire era stato ottenuto dalla società mediante «un'erronea rappresentazione della situazione di fatto», ovvero le finalità delle costruzioni stesse; un esposto ufficiale del consigliere comunale di Tivoli, Carlo Centani, ha segnalato che non è stata posta in essere alcuna procedura ad evidenza pubblica, né nella fase di elaborazione, affidamento ed esecuzione dei lavori, né nella fase di commercializzazione degli appartamenti;

   le palazzine sarebbero state affidate, per trattativa diretta, ad una società riconducibile all'amministratore della Acque Albule spa, Bartolomeo Terranova;

   i sindaci di Tivoli, Giuseppe Baisi e Sandro Gallotti, hanno consentito le attività di costruzione e di vendita delle unità immobiliari ad uso residenziale privato, nonostante uno specifico parere contrario l'avvocato Gianluca Piccinni del Foro di Roma. L'avvocato Piccinini, incaricato dal comune, ha documentato l'illegittimità delle attività di costruzione e vendita delle unità immobiliari in questione. Anche il commissario straordinario del comune di Tivoli, la dottoressa Alessandra de Notaristefani, ha autorizzato la formalizzazione, per atti notarili, di alcuni compromessi di vendita delle unità abitative in questione (verbali del consiglio di amministrazione Acque Albule spa del 9 settembre 2011 e del 10 novembre 2011) e non ha imposto alcuna procedura ad evidenza pubblica;

   a maggio 2021 la società Acque Albule propone la seguente modifica dello statuto (Gazzetta Ufficiale del 29 maggio 2021): la società potrà, inoltre, svolgere tutte quelle attività di carattere edilizio necessarie collegate o comunque connesse con le edificazioni su aree di proprietà di programmi immobiliari anche residenziali, che abbiano o meno attinenza con il settore termale, nonché provvedere direttamente alla commercializzazione di quanto realizzato;

   il comune di Tivoli subisce un danno d'immagine e un danno erariale. I danni d'immagine, ma soprattutto i danni erariali, in un prossimo futuro, potrebbero aggravarsi perché, valendosi di una clausola presente nei patti sottoscritti dal comune di Tivoli all'atto dell'acquisizione del 40 per cento delle azioni della Acque Albule Spa, il socio/imprenditore pretende dal comune il riacquisto delle azioni cedutegli nel 2001. L'importo a carico del comune ammonterebbe, a circa 11 milioni di euro (valore delle azioni, più interessi e accessori), sulla base di una valutazione peritale disposta dal tribunale di Roma, sezione speciale per le società;

   il tribunale ha anche confermato la validità della clausola, al tempo stesso, al tribunale, non è stata segnalata l'attività di speculazione edilizia nella quale è impegnata la Acque Albule Spa –:

   se il Governo sia a conoscenza della vicenda descritta e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per avviare una verifica in ordine ai profili contabili e finanziari del comune di Tivoli, anche attivando i servizi ispettivi di finanza pubblica alla luce delle criticità evidenziate in premessa.
(2-01389) «Massimo Enrico Baroni, Francesco Silvestri».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenza edilizia

commercializzazione

amministrazione locale