ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01354

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 583 del 27/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 26/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26/10/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 02/11/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01354
presentato da
MAGI Riccardo
testo di
Mercoledì 27 ottobre 2021, seduta n. 583

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   numerose associazioni (la Società della Ragione, Altro Diritto, Osservatorio Stop OPG per la salute mentale, SOS Sanità, Fondazione Franca e Franco Basaglia, Antigone, Coordinamento Nazionale Salute Mentale, Rete Salute Welfare Territorio, Forum Droghe, UNASAM, ConfBasaglia, CILD, Centro per la Riforma dello Stato, Club SPDC No Restraint, Parsec Consortium, Legacoopsociali, A Buon Diritto, l'isola di Arran) hanno sottoscritto un appello al Governo perché l'Italia in sede di Consiglio d'Europa si pronunci contro il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Oviedo circa il trattamento e l'internamento coatti delle persone con disabilità mentali;

   il testo del Protocollo avrebbe dovuto essere votato dal Comitato di bioetica del Consiglio d'Europa (DH BIO) nel maggio del 2021, ma la votazione è stata rinviata prendendo atto della vasta opposizione all'iniziativa, sia da parte del mondo delle ONG (con la campagna internazionale «Withdraw Oviedo»), sia da parte degli organismi internazionali di tutela dei diritti umani (dal comitato ONU sui diritti delle persone con disabilità, al Relatore Speciale ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, al Relatore Speciale ONU sul diritto alla salute, al Gruppo di Lavoro ONU sulla detenzione arbitraria fino al Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa);

   anche l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa si è espressa contro il Protocollo aggiuntivo con la raccomandazione n. 2158 del 2019, in cui chiede il suo ritiro per procedere in alternativa alla redazione di linee guida per incrementare le buone pratiche a sostegno del trattamento volontario, la via più sicura per ridurre e in prospettiva eliminare la coercizione nei servizi di salute mentale;

   il testo e lo spirito della bozza di protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Oviedo, anche ad avviso delle associazioni, oltre a violare la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata da 46 dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa, inclusa l'Italia), contrastano con la legge n. 180 del 1978 la quale, ribadendo il principio generale della volontarietà del trattamento per i pazienti psichiatrici, stabilisce un'unica procedura, sottoposta a chiari limiti, anche temporali, per l'esecuzione di trattamenti involontari (TSO), con precise garanzie per il paziente;

   il testo del protocollo aggiuntivo reintroduce invece l'internamento («Involuntary placement»), come in era manicomiale; inoltre, rilancia l'idea della pericolosità sociale del paziente psichiatrico (che infatti sarebbe internato con provvedimento giudiziario), e non pone alcun limite temporale al trattamento e all'internamento involontari, legittimando e rilanciando la contenzione;

   il 2 novembre 2021 il Comitato DH BIO sarà di nuovo chiamato a esprimersi per decidere se proseguire o meno l'iter del Protocollo aggiuntivo e trasmettere il testo al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa;

   per l'importanza che la Convenzione di Oviedo sui Diritti Umani e la Biomedicina riveste, l'adozione di un tale Protocollo aggiuntivo significherebbe un serio passo indietro nella tutela dei diritti umani delle persone con disabilità psicosociali; per l'Italia, il protocollo si porrebbe anche in palese contraddizione con gli indirizzi emersi dalla recente conferenza nazionale «Per una Salute Mentale di comunità», promossa dal Ministero della salute –:

   se il Governo, sia in sede di Comitato di bioetica del Consiglio d'Europa, sia eventualmente in sede del Comitato dei ministri, intenda opporsi all'adozione della bozza di Protocollo alla Convenzione di Oviedo, facendo proprie le indicazioni dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa.
(2-01354) «Magi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

Consiglio d'Europa

convenzione ONU