ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01347

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 579 del 21/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: SPORTIELLO GILDA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2021
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/10/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01347
presentato da
SPORTIELLO Gilda
testo di
Giovedì 21 ottobre 2021, seduta n. 579

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   un'indagine di settembre del 2021, a cura dell'Associazione Luca Coscioni, inerente all'applicazione della legge n. 194 del 1978 sull'interruzione volontaria della gravidanza, ha evidenziato che in Italia vi sarebbero almeno 15 ospedali in cui il 100 per cento dei ginecologi è obiettore di coscienza e 5 presidi in cui la totalità del personale ostetrico o degli anestesisti è obiettore;

   l'indagine appura, inoltre, che 20 ospedali avrebbero una percentuale di medici obiettori che supera l'80 per cento e altri 13 ospedali con una percentuale di personale medico e non medico che supera l'80 per cento;

   le regioni in cui sarebbero presenti alcuni ospedali con il 100 per cento di ginecologi obiettori di coscienza sono Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Basilicata, Campania, Puglia;

   la possibilità che in molte regioni vi siano strutture ospedaliere che impediscano l'esercizio del diritto all'interruzione di gravidanza si potrebbe connotare come una discriminazione tra cittadini in quanto molte donne sarebbero costrette a rivolgersi o a strutture private a pagamento o a cambiare regione per effettuare l'Interruzione volontaria della gravidanza;

   la legge n. 194 del 1978 ha previsto, all'articolo 9, l'obbligo per gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate ad assicurare comunque e in ogni caso l'espletamento delle procedure e gli interventi di interruzione della gravidanza, assegnando inoltre alle regioni il controllo e la garanzia della piena attuazione della legge;

   la relazione di settembre 2021 del Ministro della salute, in attuazione della legge n. 194 del 1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza, tratta i dati 2019 e quelli preliminari 2020, con una metodologia che classifica i dati aggregati solo per regione. Questa metodologia di rilevamento dei dati non permetterebbe di rendere pubbliche le percentuali di medici obiettori delle singole strutture sanitarie –:

   se il Ministro interpellato non ritenga d'intraprendere tutte le iniziative di competenza, in coordinamento con le regioni interessate, per appurare se vi siano strutture ospedaliere dove non venga praticata l'Interruzione volontaria della gravidanza;

   se non intenda adottare una diversa metodologia di rilevamento della presenza di medici e di sanitari obiettori di coscienza, disaggregando i dati per le singole strutture sanitarie del Paese e rendendo pubblici tali dati;

   quali iniziative di competenza intenda adottare per far sì che il diritto all'Interruzione volontaria della gravidanza sia garantito in tutto il Paese.
(2-01347) «Sportiello, Martinciglio, Villani».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aborto

istituto ospedaliero

obiezione di coscienza