ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01335

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 570 del 23/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: BUFFAGNI STEFANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/09/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/09/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 29/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01335
presentato da
BUFFAGNI Stefano
testo di
Giovedì 23 settembre 2021, seduta n. 570

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per sapere – premesso che:

   tra la regione Lombardia, le province di Milano e Monza e Brianza e i comuni di Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno, in data 10 febbraio 2010, è stato sottoscritto un Accordo per la realizzazione della Metrotranvia Milano Parco Nord – Seregno intervenendo sulle vie di corsa, sulla tecnologia impiantistica, sulla tipologia dei treni, i criteri di esercizio;

   l'importo complessivo per la realizzazione dell'opera è stato definito in euro 232.989,600 con un impegno finanziario a carico della regione Lombardia di euro 30.344,840 a favore della città metropolitana di Milano, soggetto attuatore dell'intervento, mentre la restante parte è a carico dello Stato e degli altri enti coinvolti;

   con deliberazioni Cipe n. 52 del 2008 e n. 67 del 2008 è stato approvato, con prescrizioni, il progetto definitivo dell'opera, dopo apposita istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso la conferenza di servizi, con un piano economico finanziario basato sul potenziale flusso di utenti considerata la frequenza del servizio sulla tratta;

   la Cooperativa Muratori & Cementisti – Cmc – di Ravenna, aggiudicataria nel 2013 dell'appalto integrato per la realizzazione della tratta è sotto indagine per i suoi bilanci che sarebbero stati falsificati per favorire il concordato preventivo; la società sta provando con notevole difficoltà finanziarie ad attuare il piano concordatario;

   dal 2011 al 2015 la regione Lombardia ha emanato diversi provvedimenti di proroga rispetto ai tempi di ultimazione dei lavori previsti nell'accordo summenzionato;

   il responsabile unico del procedimento e la stazione appaltante hanno, nel frattempo, contestato una serie di varianti introdotte dall'appaltatore nel progetto esecutivo rispetto a quanto approvato in sede di progetto definitivo, asserendo che l'introduzione di tali varianti in fase di esecuzione del progetto avrebbe comportato un aumento dell'importo contrattuale di oltre il 20 per cento eccedendo il quinto consentito dell'appalto e comportando un innalzamento dei costi per la realizzazione dell'opera;

   la città metropolitana di Milano, in virtù delle contestazioni del Rup, ha dovuto richiedere un'ulteriore proroga dei termini per l'erogazione dei finanziamenti regionali, precisamente fino al 30 giugno 2018 per quello relativo alla progettazione esecutiva e fino al 31 ottobre 2020 per quello relativo all'esecuzione dei lavori;

   gli inadempimenti da parte dell'appaltatore rispetto alla progettazione definitiva, alle prescrizioni della commissione – città metropolitana di Milano, alle prescrizioni del Cipe, compromettendo la funzionalità, i tempi di realizzazione e la copertura economica dell'opera, hanno determinato la stazione appaltante e il Rup a diffidare e mettere in mora l'aggiudicataria dell'appalto in questione;

   la richiesta di proroga dei termini da parte della città metropolitana di Milano è stata accolta dalla «Struttura Infrastrutture Ferroviarie, Metropolitane e per lo Sviluppo Urbano» della regione Lombardia, dopo aver recepito il parere favorevole del gruppo di lavoro proroghe, costituito nell'ambito del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, a condizione che, entro il 30 aprile 2018, fosse approvato il progetto esecutivo dell'opera;

   la medesima «Struttura» ha accolto l'ulteriore richiesta di proroga fino al 31 ottobre 2020 per la conclusione dell'esecuzione dei lavori condizionandola al rispetto del termine dell'approvazione del progetto esecutivo entro il 30 aprile 2018;

   ad oggi, la Cmc non ha ancora iniziato l'opera e sono stati realizzati solo gli interventi sui sottoservizi da parte degli enti locali;

   il servizio di metrotranvia proposto con il nuovo progetto esecutivo di cui all'Accordo integrativo 2021 è sostanzialmente differente da quello approvato dal Cipe e oggetto dell'accordo 2010 in termini di servizio erogato: vi è meno materiale rotabile e quindi minor frequenza di esercizio che comporta, di conseguenza, una diversa considerazione dell'opera rispetto alla sua giustificazione economica;

   come riportato nella proposta di accordo integrativo 2021, il nuovo progetto esecutivo indica che i costi dell'opera sono aumentati ben oltre i ribassi di gara del piano e il livello di servizio è notevolmente diminuito, facendo così decadere la sostenibilità economico-finanziaria dell'intervento rispetto alla potenziale utenza e all'utilità dello stesso;

   gli aumenti di costi sono stati richiesti allo Stato e sottoposti al Cipe per una ulteriore copertura economica –:

   se il Governo intenda chiedere modifiche progettuali affinché venga realizzato l'intervento ripercorrendo il sedime del precedente collegamento a binario unico con il raddoppio dove è già in essere;

   se intenda fornire un aggiornamento sullo stato e sulle tempistiche della progettazione dell'intervento;

   se sia vero che risultano non quantificate diverse varianti al progetto definitivo già approvato che comportano inevitabilmente una serie di «extracosti» che superano notevolmente il ribasso offerto in gara;

   se non sia opportuno adottare le iniziative di competenza per tutelare interessi economici pubblici, evitando ulteriori sprechi di risorse, per un progetto che risulterebbe obsoleto, che non risponde più agli obiettivi di partenza risultando sostanzialmente difforme da quello approvato dal Cipe nel 2008 e il cui presupposto di sostenibilità economica secondo l'interrogante sarebbe venuto meno e appaltato ad un'azienda in difficoltà economiche, che con cantieri eterni arreca danno alle attività economiche del territorio già colpite dall'emergenza epidemiologica da COVID-19.
(2-01335) «Buffagni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

finanziamento pubblico

esecuzione di progetto

investimento pubblico