ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01305

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 555 del 05/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDO ANTONIO
Gruppo: MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO
Data firma: 05/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO 05/08/2021
FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO 05/08/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 05/08/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01305
presentato da
LOMBARDO Antonio
testo di
Giovedì 5 agosto 2021, seduta n. 555

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:

   negli ultimi anni, sempre con maggiore frequenza, si osservano climatici con effetti devastanti che mettono in grave pericolo la Terra e il futuro dell'uomo sul pianeta; appare necessario affrontare tale situazione adottando, ove ancora possibile, soluzioni propedeutiche: fra coloro che hanno le competenze necessarie per far fronte ad una tale emergenza, vi sono i Consorzi di bonifica che, fin dalla loro nascita, si sono occupati di bonifica del territorio e sono in grado di gestire le emergenze legate alla siccità – principalmente causata dall'inquinamento atmosferico – che, a livello mondiale, si accompagna alla drastica diminuzione della superficie verde, colpita dagli incendi e dalla cementificazione, e allo scarso approvvigionamento idrico dovuto alle esigue piogge, agli eventi burrascosi, alle reti di distribuzione d'acqua colabrodo e alle ormai vetuste infrastrutture destinate all'attività agricola, zootecnica e agroalimentare;

   è essenziale agire con urgenza avvalendosi di una programmazione di immediata attuazione, con effetti differenziati e suddivisi per tempi di realizzazione: riduzione nell'immediato degli sprechi e adozione di soluzioni a medio e lungo termine che prevedano la realizzazione di ammodernamenti delle reti idriche, delle infrastrutture e delle grandi opere obsolete, garantendo una gestione eco-sostenibile;

   per far fronte alle criticità sopra dette, in Sicilia appare fondamentale che i Consorzi di bonifica intervengano sul territorio in sinergia con il Corpo forestale (antincendio e manutenzione), l'Ente sviluppo agricolo (Esa), l'Autorità di bacino e la Protezione Civile: com'è noto, il comparto forestale si prende cura del territorio prevalentemente montuoso e/o di aree protette in cui sono presenti fiumi è torrenti utili a veicolare l'acqua destinata ai Consorzi di bonifica che a loro volta, hanno il compito di curare il territorio pianeggiante destinato alle colture; l'Esa garantirebbe la disponibilità dei mezzi e del personale addetto alla guida; di conseguenza, si dovrebbe provvedere alla messa in sicurezza dei siti consortili, secondo quanto stabilito dal Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81, coordinato con il decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106;

   nell'ottica di una reciproca collaborazione, oltre alla prevenzione degli incendi, si potrebbe pensare di inserire fra i compiti del Corpo forestale il reimpianto delle superfici colpite da incendi o a rischio desertificazione, sia per contrastare l'inquinamento atmosferico, sia per prevenire lo smottamento della terra: ciò eviterebbe lo scorrimento di detriti e fango che potrebbero provocare il cambiamento delle quote originarie dei fossi di scolo, spesso causa di inondazione dei terreni adiacenti; i Consorzi di bonifica, d'altra parte, svolgerebbero con l'Esa lavori di manutenzione e pulizia dei fossi di scolo al fine di garantire l'approvvigionamento delle acque che vi transitano, da recuperare verso quegli invasi costruiti insieme alle cooperative agricole;

   i Consorzi di bonifica, in ordine alla regimentazione delle acque per uso irriguo, igienico-sanitario e, in alcuni casi, anche potabile, rivestono una rilevante importanza strategica, rappresentando le vere sentinelle del territorio; tuttavia, nel corso degli anni, questi enti sono stati esautorati da scelte politiche che, nella realtà, hanno prodotto una crescente sfiducia e un distacco tra le parti; è necessario rilanciare gli enti in parola restituendogli quelle funzioni che oggi non esercitano più;

   manutenzione delle strade interpoderali, delle dighe, degli invasi e dei serbatoi artificiali, nonché l'uso delle acque reflue per uso irriguo; è altresì necessario rafforzare la presenza e il ruolo della polizia idraulica dei Consorzi di bonifica. Tutti questi elementi permetterebbero di riportare ad uno stato di salute economica e funzionale i consorzi, non solo per restituire dignità ai suoi dipendenti, eliminando il rapporto di lavoro stagionale, ma anche per rilanciare tali enti in un'ottica virtuosa, garantendogli il compito di vigile custode del territorio a tutela dell'agro-ecosistema;

   i Consorzi di bonifica siciliani sono, altresì, amministrati da una gestione commissariale da molti anni, in contrasto con la legge regione Sicilia n. 45 del 1995 che prevede una governance eletta dai soci dei consorzi con libere elezioni, che in alcuni casi, a quanto risulta agli interroganti, non verrebbero tenute da moltissimo tempo;

   si specifica che, in tutta Italia vengono indette le elezioni all'interno dei consorzi di bonifica, procedura che non avverrebbe in Sicilia, dove, come predetto, l'amministrazione in molti casi è attribuita a commissari straordinari regionali –:

   di quali elementi disponga il Ministro interrogato, per quanto di competenza, sui fatti esposti in premessa e, al contempo, se intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, anche normative, volte al rilancio dei Consorzi di bonifica.
(2-01305) «Lombardo, Cecconi, Fusacchia».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione dell'inquinamento

sicurezza del lavoro

incendio