ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01298

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 552 del 02/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 02/08/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01298
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Lunedì 2 agosto 2021, seduta n. 552

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:

   il Vertice sui Sistemi alimentari delle Nazioni Unite che si terrà a settembre 2021 a New York sarà molto importante per discutere di politiche di contrasto alla fame e per promuovere approcci agro-ecologici in grado di rispettare i diritti dell'ambiente e della salute, contribuendo nel contempo a ridurre il non trascurabile impatto di emissioni del settore primario e superamento dei limiti del pianeta;

   i dati del rapporto internazionale Sofi 2021 sullo stato della sicurezza alimentare e nutrizione, pubblicati il 12 luglio 2021, registrano un aumento della fame nel mondo. Una linea di tendenza precedente al COVID-19, ma accelerata in maniera impressionante dalla pandemia: quasi una persona su tre non ha avuto accesso a un'alimentazione adeguata nel 2020 – un incremento di 320 milioni di persone affamate in un solo anno, da 2,05 a 2,37 miliardi. Servono politiche decise, ma soprattutto adeguate, per invertire la rotta;

   si registrano preoccupazioni crescenti intorno a questo vertice, a partire dall'opacità del percorso che gli ha dato forma, con una governance senza precedenti, nel segno del protagonismo indiscusso del Forum Economico Mondiale (Wef). Dall'inizio, gli attori imprenditoriali raggruppati nel Wef hanno di fatto goduto di spazi inediti per influenzare l'agenda e i contenuti del summit. Segnali di allerta sempre più espliciti sono stati lanciati nei mesi scorsi: dalla lettera firmata da 550 organizzazioni delle associazioni dei piccoli produttori e organizzazioni dei popoli indigeni, alle comunicazioni delle Organizzazioni non governative (Ong), alle prese di posizioni provenienti dal mondo accademico internazionale;

   posizioni critiche sono state espresse dal Rapporteur speciale dell'Onu sul diritto al cibo, Michael Fakhri, da rappresentanti del mondo politico e scientifico direttamente coinvolti nel lavoro del Vertice, alcuni dei quali hanno denunciato le molte criticità del processo in itinere;

   sin dall'avvio del percorso istruttorio del summit è stata evidente la marginalizzazione dell'impianto normativo costituito in seno alla Fao nell'ambito del Comitato mondiale per la sicurezza alimentare (Cfs);

   il capovolgimento in atto delle forme tradizionali della governance multilaterale, dove tutti gli Stati membri prendono parte ai processi decisionali su un piano di uguaglianza e pari opportunità, rischia di produrre esternalità negative molto serie sul fronte della responsabilità politica, nonché uno squilibrio a favore di portatori di interessi privati chiamati a ridisegnare i sistemi alimentari sulla base delle loro priorità di investimento future;

   l'influenza determinante delle grandi imprese, responsabili in molti casi del fallimento degli attuali sistemi del cibo che alimentano nel contempo obesità e sotto-alimentazione, non può che sottrarre legittimità democratica al Vertice dell'Onu;

   all'assenza di analisi sulle cause strutturali e sui molteplici fenomeni che affamano il pianeta corrispondono solo soluzioni improntate sul ricorso alla tecnologia, alla digitalizzazione, a soluzioni di mercato. L'enfasi e l'accelerazione sulla digitalizzazione devono essere governate da interessi pubblici. L'esiguo numero di imprese che oggi controlla la proprietà genetica delle sementi determina le condizioni di accesso ed influenza le politiche pubbliche di molti Paesi. Queste pratiche hanno contribuito molto alla standardizzazione e all'impoverimento della biodiversità, delle diete alimentari, nonché all'aumento della fame;

   il sistema agricolo e alimentare italiano ha molto da perdere da un approccio così concepito, un approccio prettamente focalizzato sul valore nutrizionale delle diete che privilegia i cibi fortificati alla varietà delle diete tradizionali;

   l'Italia ha molto da perdere anche da una trasformazione dei sistemi alimentari basata su un orientamento prevalente alla innovazione tecnologica e digitale –:

   quali iniziative intenda adottare il Governo affinché l'Italia esiga trasparenza sui processi decisionali del Vertice, per assicurare centralità degli interessi pubblici, in particolare dei produttori di cibo di piccola scala e dei popoli indigeni, sugli interessi giganteschi del settore industriale privato;

   quali iniziative intenda assumere il Governo per esigere una governance del vertice e soprattutto del post vertice che non sia guidata da nuovi meccanismi, ma basata sulle istituzioni del multilateralismo esistenti, come il Comitato mondiale per la sicurezza alimentare ospitato dalla Fao, le sole istituzioni che garantiscono i principi del diritto internazionale e il rispetto dei diritti umani;

   quali iniziative assumerà il Governo per garantire che il sistema delle agenzie alimentari dell'Onu con sede a Roma, ed il Comitato mondiale per la sicurezza alimentare (Cfs) nella fattispecie, mantengano un ruolo centrale nella formulazione delle politiche globali sul cibo, così da tutelare non solo risorse, organismi e percorsi di partecipazione del sistema romano, ma anche i legittimi interessi nazionali nel settore dell'agroalimentare, dove le nostre aziende ed i nostri produttori, soprattutto quelli legati alla valorizzazione della biodiversità dei territori, sono leader per qualità nel mondo;

   quali iniziative di attivo coinvolgimento dei veri portatori di interessi collettivi nell'arena dei cibo e dei diritti si intendano intraprendere, nel contesto nazionale ed internazionale, in particolare nella risposta agli impatti sul diritto al cibo, e agli impatti economici da COVID-19 sui lavoratori e sulle fasce più vulnerabili, facendo emergere il valore e l'impatto di soluzioni innovative basate sull'economia sociale e solidale come l'agroecologia, i mercati territoriali, come pilastri dei sistemi alimentari locali.
(2-01298) «Grillo, Nappi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto dell'ambiente

economia sociale

sicurezza alimentare