ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01276

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 538 del 12/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 09/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 09/07/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01276
presentato da
MAGI Riccardo
testo di
Lunedì 12 luglio 2021, seduta n. 538

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   da agosto 2019 a oggi, le autorità italiane hanno effettuato 15 controlli dello stato di approdo (PSC-Port state Control) ed emesso 15 disposizioni di fermo amministrativo (detenzione) su 8 navi di Ong, utilizzando come base giuridica il Memorandum di Parigi e la direttiva europea 16/2009 (in Italia decreto legislativo n. 53 del 2011). In questi due anni, il numero di giorni di detenzione per le navi ammonta al totale di oltre 1.100 giorni (dato aggiornato il 6 luglio 2021);

   il PSC, meccanismo previsto dal Memorandum di Parigi e dalla direttiva europea 16/2009, attribuisce a ogni nave un profilo di rischio in base al quale vengono determinate le ispezioni: frequenza e distanza da una all'altra. A seconda di questi elementi, vengono «catalogate» la nave e la sua necessità di essere ispezionata quanto prima;

   da comunicato della Guardia costiera del 3 luglio 2021, dal 1o gennaio 2021 a oggi sono state ispezionate dal personale militare specializzato della Guardia costiera 681 navi di bandiera straniera, di diverse tipologie, che hanno toccato i porti nazionali. Di queste 55 sono state sottoposte a fermo amministrativo a causa di non conformità alle norme internazionali, riscontrate in fase ispettiva, tali da porre un rischio serio per la sicurezza della navigazione e/o per l'ambiente marino; le operazioni di salvataggio svolte dalle organizzazioni umanitarie colmano un'assenza degli Stati nell'adempimento dei loro obblighi di coordinamento nelle attività Sar di ricerca e soccorso, come previsto dalle Convenzioni internazionali come la Convenzione di Amburgo del 1979. I più recenti eventi Sar avvenuti anche in zona libica sono stati definiti «eventi migratori» non costringendo, di fatto, gli Stati (come Malta e l'Italia) a intervenire con i loro mezzi;

   i continui blocchi delle navi delle organizzazioni umanitarie, nella forma del fermo amministrativo, riducono la loro attività di soccorso ai naufraghi nel Mediterraneo centrale;

   le ispezioni portuali sono state condotte sia su navi di stazza lorda superiore alle 500 tonnellate (specificamente oggetto sia delle Convenzioni internazionali sia del Memorandum di Parigi), sia sulle navi di stazza lorda inferiore (alle quali la normativa convenzionale si applica solo parzialmente, e che invece sono regolamentate da normativa interna dello Stato di bandiera);

   i provvedimenti di fermo finora emessi contestano la non conformità dell'equipaggiamento della nave alle attività di ricerca e soccorso svolte. Viene indicato come le certificazioni delle imbarcazioni non prendano in considerazione il numero delle persone coinvolte nell'attività di soccorso. I naufraghi soccorsi vengono così indicati come fossero «passeggeri» o «membri dell'equipaggio»;

   la Commissione europea ha adottato una raccomandazione ((EU) 2020/1365) volta a sostenere maggiore condivisione delle informazioni, il coordinamento e la cooperazione tra gli Stati membri attori privati e le altre parti interessate, con particolare attenzione alle operazioni effettuate da imbarcazioni private di proprietà o gestite allo scopo specifico di attività di ricerca e salvataggio. Come si evince dalla stessa raccomandazione, verrà istituito un «gruppo di contatto interdisciplinare nel cui ambito gli Stati membri possano cooperare e coordinare le operazioni per attuare la presente raccomandazione. Collaborerà regolarmente con i portatori di interessi, comprese le agenzie dell'UE e segnatamente Frontex, e, se del caso, con le organizzazioni non governative che svolgono attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, il mondo accademico e le organizzazioni internazionali, quali l'IMO, al fine di scambiare conoscenze e garantire la coerenza delle attività con il quadro giuridico e operativo internazionale» –:

   se non intenda chiarire le ragioni per cui, tra tutti i porti dei 27 Paesi che aderiscono al Memorandum di Parigi, che standardizza il «Port state control», di 50 navi in detenzione amministrativa, il 10 per cento del totale appartiene a organizzazioni non governative;

   se il Ministro interrogato come soggetto istituzionale invitato al Gruppo europeo di coordinamento, abbia esplicitato come la Guardia costiera stia intervenendo nelle ispezioni sulle navi Ong;

   se il Ministro intenda, attraverso la rappresentanza italiana, promuovere un'audizione delle Ong del soccorso in mare e delle associazioni di categoria dei gruppi amatoriali presso il gruppo europeo di contatto.
(2-01276) «Magi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza marittima

trasporto marittimo

amministrazione portuale