ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01270

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 532 del 29/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: MONTARULI AUGUSTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 29/06/2021
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 29/06/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/07/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01270
presentato da
MONTARULI Augusta
testo di
Martedì 29 giugno 2021, seduta n. 532

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   a causa dell'emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del virus COVID-19, la libertà di movimento, al fine di contenere il contagio, è stata soggetta a limitazioni;

   alcune di esse, in particolare, prevedono che, per potersi spostare in alcuni Paesi esteri, si esibisca, ai presidi di controllo, il certificato di avvenuta vaccinazione;

   tuttavia, negli scorsi giorni, sono state numerose le segnalazioni da parte di cittadini italiani che, pur essendo riusciti ad allontanarsi dal territorio della Repubblica con l'anzidetto certificato, hanno riscontrato talune difficoltà al momento del rientro in Italia, in quanto il certificato di avvenuta vaccinazione, utilizzato per le partenze verso alcuni Paesi esteri, non sarebbe stato considerato valido per il rientro dei medesimi in Italia, a causa di indicazioni poco chiare da parte del Governo italiano;

   in particolare, nella giornata del 14 giugno 2021, a quanto consta all'interrogante, a decine di italiani, all'aeroporto della capitale della Repubblica di Moldavia, sarebbe stato impedito l'imbarco con gli stessi documenti con cui è stato loro permesso di recarsi all'estero, ossia l'attestazione vaccinale anti COVID-19;

   la normativa per il rientro appare, dunque, alquanto contraddittoria e lesiva in quanto pone in essere disuguaglianze nei diritti dei cittadini italiani che, paradossalmente, si possono recare all'estero liberamente se vaccinati in Italia, ma non possono rientrare altrettanto liberamente in Italia sulla base del medesimo certificato da quest'ultima rilasciato;

   è altresì paradossale il fatto che i cittadini italiani che fanno rientro in Italia debbano, una volta giunti sul territorio della Repubblica, sottoporsi a isolamento fiduciario ed attivare la sorveglianza sanitaria per dieci giorni ed effettuare, successivamente, un ulteriore tampone;

   ciò appare alquanto contraddittorio in quanto gli stessi italiani che dovrebbero sottoporsi a isolamento fiduciario per dieci giorni al termine dei quali è prevista l'effettuazione di un ulteriore tampone, erano liberi di circolare liberamente sul territorio del Paese estero;

   anche il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ha presentato una diffida urgente al Governo italiano, richiedendo il riconoscimento, da parte dell'Italia, della certificazione inerente il ciclo vaccinale per il rientro dall'estero dei cittadini italiani;

   a parere dell'interrogante, la contraddittorietà di tali disposizioni danneggia, oltre agli utenti, anche il turismo nella nostra nazione –:

   quali urgenti iniziative i Ministri interrogati intendano assumere per l'immediato riconoscimento della validità della certificazione di avvenuta vaccinazione per il rientro in Italia dall'estero di cittadini italiani, specie per il rientro da quei Paesi esteri in cui tale validità è riconosciuta, evitando inutili danni e disagi per gli utenti e per l'intero comparto del turismo.
(2-01270) «Montaruli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

cittadino della Comunita'

controllo sanitario