ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01245

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 521 del 09/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 08/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANO RAFFAELE MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 05/06/2021
CABRAS PINO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 05/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 08/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01245
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 9 giugno 2021, seduta n. 521

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per sapere – premesso che:

   al termine di un procedimento che ha interessato il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, la regione autonoma della Sardegna, la Commissione europea, l'Autorità di regolazione dei trasporti e Invitalia (per le attività di supporto tecnico specialistico) sono state bandite le gare per la nuova continuità territoriale marittima con le isole maggiori e le isole Tremiti;

   il 12 gennaio 2021, in una nota titolata «Trasporto marittimo: maggiore liberalizzazione e risparmio di risorse pubbliche anche grazie a Invitalia», è stato comunicato il depotenziamento della continuità, sia in termini di risorse stanziate sia in termini di linee convenzionate;

   rispetto alla precedente convenzione, che destinava alla continuità territoriale marittima 72.687.000,00 euro all'anno, gli stanziamenti per la nuova continuità marittima sono stati ridotti a 40.606.334,48 euro all'anno per le prime tre annualità, risorse che saranno ulteriormente ridotte per un importo annuale di 33.939.667,81 euro per le successive due annualità;

   si passa da 10 linee convenzionate a sole 4 linee convenzionate («Civitavecchia-Cagliari-Arbatax», «Napoli-Cagliari-Palermo», «Genova-Porto Torres» e «Termoli-Tremiti»), mentre alla linea Civitavecchia-Olbia sono riconosciute le imposizioni degli obblighi di servizio pubblico in base ai quali potranno essere erogate compensazioni economiche;

   la Sardegna risulta particolarmente penalizzata dai nuovi bandi con un finanziamento annuo che è passato da 52.911.000,00 milioni di euro della precedente convenzione a 33.939.667,81 milioni di euro dell'attuale, in un contesto nel quale, considerate le gravi criticità registrate in passato, ci si sarebbe attesi un rafforzamento dei servizi con maggiori risorse stanziate;

   dalle citate note di Invitalia emerge con insistenza il sospetto che la finalità sottesa alla procedura sia unicamente quella di contenere i costi della continuità territoriale marittima senza alcuna preoccupazione che si stia compromettendo un istituto fondamentale voluto per compensare, anche se solo parzialmente, i costi diretti e indiretti dell'insularità;

   in questo senso, appaiono gravi, inopportune e fuori contesto le dichiarazioni di Invitalia – sulle quali è urgente un chiarimento da parte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili – secondo cui la liberalizzazione delle rotte produrrà un «conseguente risparmio di risorse pubbliche e maggiori garanzie per gli utenti»;

   la continuità territoriale si inserisce tra le garanzie di uguaglianza sostanziale e di coesione di natura economica e sociale dei cittadini, perché il trasporto è un elemento essenziale del diritto alla mobilità previsto all'articolo 16 della Costituzione, si tratta pertanto di un servizio di interesse economico generale, tale da dover essere garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica;

   desta, pertanto, grande preoccupazione l'eccessiva fiducia riposta nella capacità delle liberalizzazioni di offrire «maggiori garanzie per gli utenti» proprio in un mercato tradizionalmente non concorrenziale, come attestano le sanzioni irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato;

   secondo quanto ricorda Invitalia «L'Authority nazionale richiede che gli enti affidanti svolgano una preliminare analisi della domanda accompagnata da un'apposita verifica di mercato che valuti la sussistenza di un interesse economico da parte degli operatori a fornire il servizio in regime di libero mercato»;

   nonostante questa analisi preliminare, la nuova continuità non appare aderente, non solo al contesto di alcune realtà interessate, ma alle stesse dinamiche del mercato dei trasporti;

   non appare comprensibile quali siano le motivazioni per le quali alla linea Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, maggiormente onerosa e centrale nel garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e delle imprese della Sardegna, siano stati stanziati appena 16.600.000,00 euro all'anno, quando la precedente convenzione stanziava 23.933.000,00;

   la non corrispondenza dell'analisi preliminare con le dinamiche del mercato sarebbe stata confermata dal fatto che la gara per l'aggiudicazione dell'appalto è andata deserta;

   nelle procedure preliminari, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili avrebbe ignorato i rilievi e le indicazioni della regione autonoma della Sardegna in merito alle gravi lacune contenute nei nuovi bandi;

   l'Unione Sarda del 21 maggio 2021, ha riportato la dichiarazione dell'assessore regionale dei trasporti secondo il quale «Abbiamo chiesto di essere coinvolti nell'esprimere l'intesa come previsto dalla Corte costituzionale e non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Abbiamo chiesto più volte con note protocollate al Ministero chiarezza sulle tratte marittime da e per la Sardegna, a partire da quella di Arbatax, e non ci ha mai risposto in maniera esaustiva» –:

   quali siano le motivazioni che hanno portato a un profondo depotenziamento della continuità territoriale marittima, circostanza che colpisce in particolare modo la regione Sardegna, con gravi ripercussioni sull'economia dell'isola e con grave compressione del diritto costituzionalmente garantito alla mobilità;

   se non ritenga opportuno promuovere, per quanto di competenza, un rafforzamento della continuità territoriale marittima, ripensata, non secondo logiche di mercato che, sino ad oggi, si sono rivelate fallaci, ma come affermazione del diritto alla mobilità e come compensazione dei costi dell'insularità.
(2-01245) «Vallascas, Trano, Cabras».